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Terremoto: i consigli dell’esperto per sapere se un edificio è sicuro

Il terremoto in centro Italia ha sconvolto l’intero paese. La scossa di magnitudo 6.0 ha avuto effetti devastanti su diversi paesi. Molti di questi sono stati letteralmente rasi al suolo. E come accadde per il sisma dell’Aquila nel 2009, ci si domanda se tutti gli edifici siano stati costruiti, rispettando le norme antisismiche.

Terremoto: i consigli dell'esperto per sapere se un edificio è sicuro

In Italia nessuna zona sarebbe al sicuro, è questo l’allarme di un geologo che ha spiegato quanto il nostro paese sia quasi tutto sismico e molti edifici, storici soprattutto, andrebbero messi in sicurezza. Sicurezza su cui è intervenuto a parlare Edoardo Cosenza, docente di Tecnica delle Costruzioni presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, in un’intervista al quotidiano Il Corriere del Mezzogiorno.

Secondo Cosenza rispetto alla sicurezza degli edifici italiani ci sono alcuni accertamenti che si possono fare, per verificare se i palazzi possano reggere una scossa di terremoto. Esistono poi alcuni interventi che si possono mettere in atto, per rendere le strutture maggiormente sicure in caso di terremoto.

Terremoto: analisi e interventi che si possono fare sugli edifici

Il professor Cosenza ha spiegato che esistono alcune verifiche per sapere se il proprio edificio può sostenere una scarica sismica:

Ci sono verifiche specifiche che possono essere chieste agli ingegneri strutturisti o anche a un architetto. Si parte con l’esame dei progetti originali del fabbricato perché spesso vi si trovano indicazioni precise sulle prove di resistenza effettuate. Si eseguono dei test specifici che riguardano la misurazione dei pilastri e delle travi, quanti pilastri ci sono, quali sono le dimensioni e in quale disposizione sono stati realizzati, perché anche questo è importante ai fini della resistenza ai terremoti”. 

Potrebbero sembrare controlli molto complicati, ma come ha spiegato il professor Cosenza, la maggior parte delle volte: “È sufficiente la verifica effettuata da un ingegnere strutturista che poi provvederà a fare un calcolo matematico sulla base dei rilievi e si potrà conoscere precisamente la capacità di resistenza ai sisma del proprio edificio“.

Cosenza ha poi spiegato che gli edifici in cemento armato generalmente sono più sicuri di quelli in pietra, ma va fatto un distinguo tra quelli costruiti prima degli anni ’60 e dopo.

È chiaro che le prime costruzioni in cemento armato sono meno sicure. Quelle realizzate tra il dopoguerra e la fine degli anni ’60 quando l’utilizzo delle nuove tecniche era meno conosciuto e soprattutto le norme edilizie erano molto meno rigide di oggi. Diciamo che si è costruito con una migliore qualità di cemento armato a partire dagli anni ’70“.

Qualora un edificio non rispetti le norme antisismiche, esistono comunque alcuni interventi finalizzati a metterlo in sicurezza.

Ci sono interventi mirati, si possono inserire pareti di cemento armato; si può intervenire su travi e pilastri, si può arrivare ad aggiungerne altri, ma persino a segarli e a inserire alla base dei sistemi antisismici“.

In ogni caso è sempre necessaria la verifica tecnica di un ingegnere strutturista, che in base a calcoli specifici, identifica quali sono le operazioni necessarie da mettere in atto per rendere sicuro un edificio qualora avvenga un terremoto.