Non è bastata la tragedia di Salvatore Giordano a far mettere in sicurezza Galleria Umberto I e i palazzi limitrofi. Lo denuncia il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli. Nel pomeriggio di venerdì sono cadute altre pietre da un edificio difronte alla Galleria Umberto.
Fa rabbia, che nonostante la tragedia del povero 14enne Salvatore Giordano che morì ucciso da una pietra cadutagli in testa, dopo essersi staccata da un cornicione, i palazzi di Napoli continuino a “traballare”. Fa rabbia sapere che i calcinacci, caduti questo venerdì, si siano staccati proprio da un palazzo che si trova davanti al punto in cui fu colpito Salvatore. Perché non si provvede a mettere in sicurezza gli edifici cittadini? Perché non si controllano meglio i palazzi pericolanti?
Se lo domanda anche Francesco Emilio Borrelli, che non ci sta a rimanere in silenzio, dinanzi a quella che sembra essere l’ennesima dimostrazione d’inadempienza.
“Ora basta, se non mettono in sicurezza e ristrutturano i palazzi, si passi all’esproprio. Solo per caso non stiamo piangendo un’altra vittima innocente, ma i nuovi crolli che ci sono stati questo pomeriggio, nello stesso posto in cui fu colpito e ucciso Salvatore Giordano, sono la prova che le nostre preoccupazioni per la sicurezza della Galleria Umberto di Napoli e per tanti altri edifici nel centro storico erano e sono fondate“.