La pizzeria Brandi cita in giudizio Google. La richiesta al colosso è di un milione di euro di risarcimento per danni d’immagine e patrimoniali. La vicenda, che potrebbe sembrare singolare, in realtà si inscrive in un un mondo, quello del web, spesso incontrollabile.
La pizzeria storica di Napoli, cercando sul motore di ricerca più utilizzato, risultava chiusa in maniera definitiva, informazione del tutto errata in quanto il locale non ha mai cessato l’attività. Il titolare del locale, dopo numerose segnalazioni di consumatori e albergatori delle zone circostanti, è venuto a conoscenza della situazione e ha deciso di rivolgersi al legale Angelo Pisani, fondatore di Noiconsumatori.it.
Il legale Pisani ha infatti citato in giudizio Google e chiederà un milione di euro di risarcimento in quanto l’errore si è protratto almeno dal 25 aprile al 5 maggio 2016 recando danni al locale storico di Napoli. Secondo quanto riporta l’edizione online de Il Mattino l’avvocato Pisani oltre al risarcimento avrebbe chiesto anche al legislatore una maggiore tutela sul web. Queste le sue parole:
“Quanto accaduto alla Pizzeria Brandi è un inconveniente purtroppo non nuovo nell’era informatica che causa gravi danni di immagine. Si tratta di errori difficili da riparare, che si propagano come un maremoto. I signori di Mountain View dovranno spiegare come sia stato possibile e provvedere al risarcimento di un milione di euro”.