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Lo Stato mette in vendita Villa Nike a Posillipo

Lo Stato italiano mette in vendita una famosa villa di Posillipo di proprietà del Ministero della Difesa. Si tratta di Villa Nike, sede per molto tempo dei comandanti della base navale della Nato a Napoli. L’immobile si trova su un portale destinato alla vendita di immobili pubblici.

villa nike posillipo

Sul sito Investinitalyrealestate.com Villa Nike, sita in via Scipione Capece, messa in vendita per 7 milioni di euro, è così descritta:

“Affacciata sul mare con vista panoramica mozzafiato, di grande rappresentanza, la villa si compone di quattro saloni, una biblioteca, undici camere, quattro guardaroba, otto bagni, una sauna, due cucine, tre terrazzi, autorimessa di circa 40 metri quadrati, guardiola di 15 metri e piscina fronte mare, con ampio giardino per una superficie coperta di 1.523 metri quadrati”.

Secondo il sito Villa Nike può essere utilizzata in due diversi modi: come dimora o come struttura alberghiera. Lo Stato ha deciso di vendere questo gioiello napoletano in seguito al decreto “Sblocca Italia” che permette al paese di recuperare danaro mediante la svendita di immobili. Per molti anni questa dimora è stata utilizzata dagli americani, ma tre anni fa gli Stati Uniti decisero di rinunciare a questa sede perché troppo costosa.

Il famoso storico d’arte Tommaso Montanari si ritiene contrario alla decisione dello Stato e afferma:

“Se sia un reale investimento per l’Italia svendere questi beni? La prima considerazione è che in questo momento il mercato è talmente basso che chi possiede qualcosa cerca di aspettare e rimandare qualsiasi vendita. Perché lo Stato non fa lo stesso? E poi c’è un altro dato: le città hanno una grande sete di spazio pubblico. Lo dimostrano le occupazioni, anche a Napoli. Servono luoghi per la produzione artistica, per far lavorare i giovani, per la creatività, per lo studio. Non converrebbe allora investire in posti come Villa Nike? La totale mancanza di fantasia delle amministrazioni fa sì che non si cerchino forme di gestione diverse. Intanto dal 2000 ad oggi abbiamo venduto beni immobili pubblici per 25 miliardi ma non abbiamo abbattuto in alcun modo il debito pubblico. Mi sembra che questo sia significativo”.