A Napoli alle elezioni 2016 si è votato oltre che per il comune anche per rinnovare i consigli delle Municipalità. Alla I, quella che comprende i quartieri di Chiaia, Posillipo e San Feridando, si è confermato un’altra volta il centrodestra. Il Presidente neo eletto per questa circoscrizione è Francesco De Giovanni, presentatosi nella coalizione a sostegno del candidato sindaco Gianni Lettieri e che succede a Fabio Chiosi. De Giovanni, dottore commercialista dal 1992, dal 2009 al 2012 è stato consigliere Provinciale, periodo in cui ha ricoperto la carica di Presidente della Commissione Bilancio, e consigliere di Municipalità dal 2001 al 2009.
Presidente De Giovanni è si aspettava un simile risultato?
“Conosco questa Municipalità molto bene, sapevo di poter avere un buon risultato”.
Lei è subentrato al Presidente Fabio Chiosi, ci sarà una continuità con la precedente giunta?
“Sicuramente una continuità ci sarà, comincerò dalle cose buone che ha fatto Chiosi. Ma mi differenzierò nella programmazione di diverse attività”.
Quali sono i suoi progetti per la I Municipalità?
“La Municipalità ha due facce, una è legata all’operatività quotidiana e quindi la manutenzione, la segnaletica, tutte cose che vanno curate nel quotidiano. Poi c’è un’altra parte che è quella della programmazione. Questa è la parte che a me interessa di più. Perché la caratteristica peculiare di Napoli è la ricchezza dei beni culturali. La città si sta già riempendo di turisti. La mia idea è indirizzare il flusso anche verso altre zone cittadine. Se si fa una programmazione ben organizzata, facendo trovare sicurezza e un decoro urbano, come nelle altre capitali europee, i turisti potrebbero girare anche altri luoghi della città, come San Ferdinando, i Quartieri Spagnoli, Pizzofalcone, Chiaia e Posillipo, che offrono moltissime attrazioni così come il centro storico cittadino. Si può fare tanto con l’aiuto delle associazioni e di chi gestisce i vari siti”.
Anche la I Municipalità ha diversi problemi di viabilità. Pensiamo al crollo della Riviera di Chiaia, di via Pontano, il dissesto idrogeologico delle rampe di Sant’Antonio. Come pensa di muoversi su questo fronte?
“Per quanto riguarda la Riviera di Chiaia ho già parlato con il direttore dei lavori, devo aspettare l’insediamento per poter agire su questo versante. Appena ci metteremo a lavoro mi occuperò di queste cose, prima dovrò parlare con dei politecnici”.
Il lungomare di Napoli ha creato non poche polemiche. Chiuso al traffico o no. Lei come vorrebbe gestire questo spazio?
“Ci sono alcuni momenti della giornata in cui la strada potrebbe essere riaperta per far defluire il traffico. Sostanzialmente, però, è chiaro che la strada debba restare chiusa la sera, e nei giorni festivi. Vorrei allungare il marciapiede dalla parte dei ristoranti, in modo che non debbano stare metà su strada e metà sul marciapiede. Al posto dei gazebo di plastica, farei delle strutture in vetro e acciaio, utilizzabili anche di inverno, che sarebbero una sorta di estensione del ristorante, una soluzione più ordinata. A me piacerebbe poter fare dalla parte del mare, delle palafitte in legno, dove mettere tavoli, in modo da dare a bar, ristoranti e alberghi anche uno spazio sul mare che permette di utilizzare anche la scogliera. La mia idea è che se una cosa si utilizza, c’è più attenzione nel curarla”.
Si discute molto del problema sicurezza ai baretti di Chiaia, qual’è una possibile soluzione, secondo lei?
“I baretti sono una risorsa per questo quartiere. Vanno però rispettate le regole. E’ una zona che andrebbe inserita anche in un itinerario turistico. Bisogna tenere presente che c’è gente che ci abita e questo va rispettato. A una certa ora le attività devono chiudere. Va fatto un accordo anche con i gestori dei bar, per far sì che le regole siano rispettate. Per la sicurezza ci vuole chiaramente un presidio della polizia”.