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Un posto al sole: cambiamento in vista per la soap opera di Rai 3

Sono passati 100 giorni da quando Daria Bignardi è diventata la direttrice di Rai 3. La giornalista  e conduttrice televisiva è stata la scelta di Antonio Campo Dall’Orto, Direttore Generale Rai. La missione della Bignardi sarà dare un volto nuovo al terzo canale, apportando alcuni importanti cambiamenti.

Daria Bignardi ha raccontato la sua rivoluzione Rai in un’intervista al quotidiano Il Foglio. L’ex conduttrice, che oggi riveste il ruolo di direttrice del terzo canale Rai, sa bene qual’è il volto che dovrà avere l’emittente da lei guidata.

“Discontinuità? Rai 3 vuole diventare la rete del racconto della realtà, dell’informazione, della cultura, che è un modo di fare le cose e non vuol dire solo libri o arti, del confronto quotidiano con un telespettatore che ci chiede di uscire dal derby manicheo fatto di vecchie ideologie contrapposte. La vecchia suddivisione politica delle reti Rai non c’è più e credo sia giusto mettere a fuoco una nuova suddivisione culturale più che politica (…). Rai 3 è  la rete del racconto della realtà, del territorio, ma anche della sperimentazione”.

La direttrice di Rai 3 vuole dunque distanziarsi dai vecchi stereotipi che collegano il servizio pubblico televisivo al potere politico. La sua intenzione, come ha raccontato nell’intervista, è quella di diminuire gli orari dei talk show politici, a parer suo troppo lunghi rispetto agli altri paesi europei. Non ha però rilasciato particolari dichiarazioni sul futuro del programma “Ballarò”, condotto da Massimiliano Giannini.

Rai 3 è anche “Un posto al sole”, la più longeva soap opera italiana ambientata a Napoli. Va in onda ormai da 20 anni, era il 21 ottobre del 1996 quando fece la sua prima apparizione su Rai 3. È un prodotto originale, che deve il suo successo proprio al particolare format. I protagonisti di questa soap sono amati da tutto il pubblico nazionale, lo dimostrano gli ottimi ascolti che si sono registrati negli anni. Lo sa bene anche Daria Bignardi, che l’ha citato tra i programmi a cui vorrà apportare alcune migliorie:

“Un posto al Sole’ è un must della rete, ma di certo la sua missione non è raccontare il Male, anche se non ignora l’attualità, anzi, uno dei motivi del suo successo è legato al fatto che racconta territorio e attualità. E lo fa da vent’anni. Si può sempre migliorare, e lo faremo anche con un Posto al Sole, se trovo le risorse per aggiornare, magari, le telecamere e la fotografia. E anche la scrittura, certo”.

Stando alle dichiarazioni di Daria Bignardi, dunque, potrebbero esserci alcuni cambiamenti per la soap opera napoletana. Oltre all’investimento per i mezzi tecnici, la direttrice di Rai 3 ha parlato anche di scrittura. Intendendo probabilmente alcuni cambiamenti alla sceneggiatura. Modifiche che potrebbero non piacere al pubblico, soprattutto a quello napoletano abituato a vedere in un certo modo la propria città. Il rischio è che si possa perdere quella “napoletanità” che ha sempre contraddistinto “Un posto al sole” e che fino ad oggi ha ottenuto un enorme successo.