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Da Il Cairo scoppia il caso sull’egiziano morto a Napoli

Arriva dal ministero degli Esteri dell’Egitto un comunicato sull’egiziano morto a Napoli in quanto l’ambasciata del paese chiederà alla Farnesina dei chiarimenti sulla morte di un suo cittadino. Nella nota si richiedono i risultati dell’autopsia sul corpo del giovane per far luce sulla vicenda.

L’egiziano morto a Napoli lo scorso 30 aprile, ritrovato sui binari del treno Napoli-Castelnuovo, nei pressi della stazione di Via Calice, era giunto nel 2006 in città in maniera irregolare. Aveva 32 anni e si chiamava Baher Sohbi. È stata la sorella ad allertare l’ambasciata d’Egitto a Roma, chiedendo delle spiegazioni. Pare che l’uomo sia stato ucciso perché emergono tracce di colpi alla testa e alle mascelle.

L’allarmismo sulla morte dell’uomo è stato generato dai media egiziani. L’impressione è che si voglia creare una sorta di caso Regeni al contrario. Dalla pagina Facebook “Egiziani che vivono in Italia” si legge il seguente post: “A Napoli c’è stato un caso di omicidio. E’ un giovane egiziano di 32 anni. Si chiama Mohammed Baher Sobhi originario di al Mannufiyah. Aveva lasciato la sua casa per bere un caffè ma non è più tornato. Il giorno seguente, la polizia ha trovato il corpo sui binari del treno con la testa spaccata“. La Questura di Napoli ha confermato che sulla testa è stato ritrovato un taglio, ma che questo sia dovuto all’impatto con il treno.