Una delle più amate dai napoletani è la ricetta frittura di pesce. La domenica a pranzo o per una simpatica cena, questa pietanza di mare è molto apprezzata dal nostro popolo, soprattutto se condita con i limoni di Sorrento. Il vero segreto però è che questo piatto solo a Napoli lo facciamo in questo modo perché riusciamo a creare una sinergia tra la tenerezza del pesce e la croccantezza della frittura.
Foto: verapizza.euRicetta frittura di pesce napoletana: il segreto della croccantezza
La frittura mista di pesce alla napoletana si differenzia da quella di altre regioni perché si utilizzano, di solito, triglie, gamberi, calamari e gamberoni. Il pesce fresco, nel momento della frittura, emana un profumo inebriante. Il segreto per renderlo poi croccante durante la frittura è tutto una questione di olio e tempo di cottura. Per cuocere prendete un tegame a bordi alti che possano trattenere gli schizzi. Usate solo prodotti di qualità, ottimo l’olio di arachidi, e soprattutto state attenti al tempo di cottura: 3-4 minuti bastano a rendere il pesce croccante al punto giusto.
Ingredienti per circa 7 persone:
- 500 gr gamberi medie dimensioni
- 400 gr teglie
- 1 Kg calamari
- 400 gr farina 0
- 1 lt olio di semi per friggere
- sale q.b.
- limone di Sorrento per condire
Procedimento:
Squamate ed eviscerate le treglie senza asportare la testa perché dà odore e sapore alla frittura e poi sciacquate molto bene in acqua corrente.
Pulite anche i gamberi senza eliminare le teste.
Staccate il sacco della testa dei calamari, svuotatelo e lavatelo bene in acqua. Tagliate con le forbici ad anelli, formando i tondini.
In una pentola alta portate a temperatura bollente l’olio. Passate il pesce nella farina e poi gettate nell’olio per 3-4 minuti finché non diventa croccante. I gamberi dovete cuocerli alla fine perché devono essere cotti solo per qualche secondo.
Depositata il pesce fritto su carta assorbente e salate. Mettete poi tutto il pesce su un ampio vassoio contornato dai limoni tagliati a spicchi e servite.
‘A frittur’ ‘e pesc’ è proprio na necessità pe’ o napulitan’ verac’. Insieme al vino bianco poi diventa una bontà a cui non poter rinunciare.