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Orientale di Napoli a lutto per la strage di migranti in mare

L’Università Orientale di Napoli “chiusa per lutto”. Oggi, per iniziativa dell’organizzazione politica Ex Opg occupato – Je so’ pazzo, gli studenti scelgono di dire “Basta alle stragi nel Mediterraneo” che avvengono puntualmente soprattutto nei pressi delle coste italiane. Uno striscione è appeso sul portone di una delle sedi dell’Università Orientale, Palazzo Giusso in piazza San Giovanni Maggiore, nel centro storico della città. A bordo di 4 imbarcazioni circa 200 migranti hanno perso la vita al largo dell’Egitto mentre cercavano di raggiungere l’Italia.

Protesta dell’Orientale di Napoli per la stage di migranti nel Mediterraneo

L’associazione, che oggi ha guidato l’iniziativa dell’Orientale di Napoli, chiede che “il Comune di Napoli esponga un simbolo di lutto per la strage; che venga mandata una comunicazione a tutte le scuole di Napoli per effettuare un minuto di silenzio; che nelle scuole e le università si parli della strage“. Inoltre gli attivisti continuano: “È vergognoso il genocidio sistematico della componente migrante a cui assistiamo quotidianamente: politiche securitarie e repressive si moltiplicano insieme a dichiarazioni razziste e xenofobe dell’intero arco politico“.

Polemico è il loro atteggiamento nei confronti delle posizioni prese dalla Comunità Europea, del tutto inappropriate: “Le immagini del filo spinato di Idomeni, del muro in Brennero, delle coste turche dopo l’indecente accordo siglato da Ue e Turchia, le file interminabili di esseri umani che subiscono lacrimogeni, fermi, deportazioni ci dimostrano che tutto questo non funziona e non possiamo più permettere che si vada oltre!. Non potevamo fare finta di niente! Ieri altre 400 persone sono morte in mare, e non è possibile che tutto appaia normale“. Gli attivisti invitano tutti a partecipare oggi all’iniziativa di discussione pubblica all’Orientale e di manifestare contro il razzismo il 25 aprile a piazza Mancini.