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Opera di Caravaggio trovata in Francia. I Neoborbonici : “Restituitela a Napoli”

Ritrovata in Francia, precisamente in una soffitta a Tolosa, una tela di Caravaggio, che sarebbe stata realizzata dall’artista a Napoli agli inizi del Seicento. Si tratta di una versione di “Giuditta che decapita Oloferne“, valore economico stimato intorno ai 100 milioni euro, la copia originale è conservata nella Galleria d’Arte Antica di Palazzo Barberini, a Roma. Per l’esperto francese, Eric Turquin, l’opera è autentica, in quanto, dagli studi effettuati sulla tela, è inequivocabile la mano del Caravaggio. Il ritrovamento fu fatto già nel 2014 ma fino ad oggi la notizia è stata nascosta.

I Neoborbonici protestano: “Restituite l’opera di Caravaggio a Napoli”

In un solaio di una campagna nei pressi di Tolosa, appartenente a discendenti di un ufficiale di Napoleone della “campagna d’Italia”, dunque si trovava davvero un’opera originale di Caravaggio? La sicurezza dell’esperto parigino non è confermata, infatti per Mina Gregori, grande specialista del maestro lombardo, quella ritrovata a Tolosa è sicuramente un’opera di qualità, ma non è un’ originale. Intanto in molti sospettano e parlano di complotto, infatti il ministero della Cultura in Francia, ha decretato il divieto di uscita della tela dal territorio e l’ha inserita nella lista dei “Tesori nazionali”.

In attesa di un riscontro che definisca l’originalità dell’opera il Movimento Neoborbonico a Napoli chiede al sindaco, Luigi de Magistris, di rivendicare la proprietà della tela, dato che le autorità francesi ne hanno già vietato l’uscita dal territorio nazionale. Potrebbe trattarsi infatti di un ennesimo saccheggio compiuto dai francesi al Regno di Napoli tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento. Scrivono infatti i neoborbonici: “Famosi sono i bandi che ordinavano ai funzionari francesi di marchiare con il timbro ‘Per la Repubblica Francese’ le opere d’arte napoletane e italiane comprese quelle di Pompei ed Ercolano e quelle non ancora ritrovate negli Scavi“.