Carla Caiazzo ritorna a parlare. La donna bruciata viva, mentre aspettava una bambina, dal suo ex compagno, Paolo Pietropaolo, ha raccontato gli attimi che hanno preceduto quella terribile aggressione. Dalla terapia intensiva dell’ospedale Cardarelli di Napoli, la trentottenne di Pozzuoli, ha trovato la forza di descrivere quello che è accaduto prima che il suo ex compiesse quel tremendo gesto. Sono trascorsi due mesi da quando Carla è stata trasportata in ospedale tra la vita e la morte, i medici sono riusciti a salvare la vita della bimba che portava in grembo, lei intanto lottava per sopravvivere e ce l’ha fatta.
Carla Caiazzo, che è riuscita a salvarsi dopo la tremenda aggressione subita, vuole lottare per rimettersi in piedi e vivere per la figlia Pia. I medici sono riusciti a far nascere la bambina che la donna portava in grembo quando è stata bruciata viva dal suo ex compagno e padre della figlia. Carla, come si legge da Il Mattino è tornata a parlare un’altra volta, raccontando ciò che Paolo Pietropaolo gli ha detto mentre la cospargeva di benzina e accendeva il fuoco: “Ora voglio vedere se saprai ancora sorridere, se saprai ancora sorridere e divertirti”.
Dopo questa scena, Carla Caiazzo non ricorda nient’altro. Bastano però quei pochi attimi prima del dramma per immaginare lo strazio che questa donna di Pozzuoli ha dovuto passare mentre veniva bruciata viva. Carla, oggi, vuole rialzarsi in piedi, soprattutto per crescere sua figlia e lo farà con l’aiuto del suo nuovo compagno, che è sempre stato al suo fianco: “Nonostante il dramma che mi è toccato vivere, resto aggrappata all’amore per mia figlia, che non vedo l’ora di abbracciare, resto aggrappata all’amore vero, quello della mia famiglia e del mio fidanzato che qui in ospedale non fa altro che ripetermi che sono bella davvero, ora più che mai, sono bella davvero”. Parole che ben dimostrano la forza e il coraggio di questa donna, che nonostante il dramma che ha vissuto, è pronta a ricominciare.