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Pausilipon declassato: altrove i bimbi della Terra dei Fuochi

 Il Santobono-Pausilipon di Napoli sarà declassato da unità complessa a unità semplice divenendo un presidio di importanza minore per la città e comportando per i numerosi bimbi malati lo spostamento in altre strutture ospedaliere. La denuncia è partita dal consigliere regionale del Movimento 5 Stello, Vincenzo Viglione, il quale, essendo membro della Commissione Sanità, comunica: “Da un lato la Regione Campania avvia il piano Spes per valutare se esistano connessioni tra l’inquinamento ambientale della ‘Terra dei Fuochi’ e le emergenze sanitarie, dall’altro un ospedale importante come il Santobono-Pausilipon, con reparti di oncologia e chirurgia pediatrica, è destinato ad essere declassato da Unità complessa ad Unità semplice“.

Situazione dei bimbi della Terra dei Fuochi ricoverati al Pausilipon

Viglione, in merito alla questione del Santobono-Pausilipon spiega: “La dirigente, a seguito di un’indagine della Corte dei conti ha dovuto rimodulare gli assetti organici interni all’azienda ospedaliera. C’è stata la trasformazione da unità complesse a unità semplici dei reparti di chirurgia oncologica pediatrica, ematologia pediatrica, laboratorio pediatrico ed ha accorpato il centro trapianti con il centro trasfusionale”.

Questa situazione è davvero tragica per la Campania in quanto i piccoli pazienti malati saranno costretti a lasciare la loro regione per curarsi altrove nonostante vi sia una chiara situazione d’emergenza per il reparto oncologico, a causa della questione, non ancora arginata, relativa alla Terra dei Fuochi. Gli stessi numeri denunciati dal Santobono riportano uno spaventoso aumento negli ultimi anni di ricoveri di bambini per tumori solidi e leucemie, a Napoli e in provincia. L’allarme rosso è per i più piccoli, dai 0 ai 14 anni. Per questa situazione il consigliere del 5 stelle si impegna:”Come Commissione Sanità investirò il presidente della vicenda e mi rivolgerò direttamente al commissario Polimeni che nel corso del suo insediamento ha sottolineato come la tutela della salute pubblica prescinde dagli esercizi di ragioneria soprattutto quando in ballo c’è la salute dei cittadini“.