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Lungomare di Napoli, Gianni Lettieri vuole riaprirlo

Il lungomare di Napoli potrebbe essere riaperto. Questo accadrà solo nel caso in cui Gianni Lettieri, candidato a Sindaco di Napoli, vincerà le elezioni. L’imprenditore campano, infatti, ha dichiarato, durante un suo comizio elettorale, che in caso di vittoria uno dei suoi primi provvedimenti sarà riaprire Via Caracciolo. L’ha dichiarato durante il suo intervento all’evento dell’Associazione “Elaboratorio Nazionale – Io resto a Napoli”. Nel suo lungo discorso, il candidato del centro-destra ha ribadito che è sua intenzione “ridare la strada alla città“, per chiuderla solo nel week end.

Il lungomare di Napoli, quindi, se Gianni Lettieri dovesse diventare sindaco, potrebbe essere nuovamente aperto alle macchine. Il candidato del centro-destra ha spiegato, che chiudere Via Caracciolo per tutta la settimana, mentre la città è invasa dal traffico, a parer suo, non è un’idea sensata. Secondo lui, infatti, la riapertura del lungomare è la miglior scelta per Napoli, la strada dovrebbe essere chiusa alla circolazione solo nel week end, quando è veramente utilizzata dai cittadini.

“Non ha senso tenere il lungomare chiuso al traffico tutta la settimana per far correre tre persone, mentre la città esplode di traffico. Io lo chiuderei solo il sabato e la domenica”.

Lungomare di Napoli: Gianni Lettieri pronto a riaprirlo alle auto durante la settimana

Il lungomare di Napoli è stato al centro, negli ultimi tempi, di numerose polemiche. Sono in molti i cittadini che vorrebbero la sua riapertura. Ma non è detto che la scelta sia accettata da tutti. La dichiarazione di Gianni Lettieri, infatti, potrebbe essere un’arma a doppio taglio, attirando una parte di elettorato a favore di questo provvedimento e respingendo l’altra fetta, che invece, vorrebbe Via Caracciolo libera dalle auto. L’imprenditore campano ha aggiunto anche che in Via Partenope andrebbero fatti alcuni lavori, per migliorare la situazione attuale. Secondo lui, infatti, si dovrebbero allargare i marciapiedi dove ci sono i ristoranti, creando strutture più stabili, rispetto agli attuali gazebo di plastica, magari in ferro e vetro, come si trovano nelle altre città.

“Si dovrebbero allargare i marciapiedi dove ci sono ristoranti e poi bisogna togliere i gazebo di plastica, sostituendoli con strutture fisse in ferro e vetro come ci sono a Milano, Parigi, tutto in accordo con la soprintendenza”.