Ancora novità su Bagnoli, oggi, 22 marzo, la I Sezione del Tar Campania, presieduta da Salvatore Veneziano, ha bocciato il ricorso presentato dal sindaco De Magistris sul commissariamento di Bagnoli e dell’ex area Italsider. Il Comune di Napoli dunque resta estromesso dal Governo, che affida l’intervento a una cabina di regia nelle mani del commissario straordinario Salvo Nastasi, incaricato dal premier Renzi di procedere con la riqualificazione e la bonifica della zona ovest di Napoli. Si attende ora la reazione del sindaco e della giunta comunale.
Il Tar boccia il ricorso su Bagnoli
Secondo il Tar sulla questione Bagnoli non ci si può appellare all’articolo 33 dello Sblocca Italia perché questo non è incostituzionale. A nulla è servita dunque la denuncia del sindaco e nemmeno la manifestazione “Liberiamo noi Bagnoli“, organizzata dai cittadini dopo la nomina di Salvo Nastasi come commissario per la bonifica dell’area. I legali del Comune stanno decidendo come reagire a questa ennesima stangata. Non escludono un ulteriore ricorso al Consiglio di Stato. Il sindaco De Magistris aveva annunciato qualche giorno fa: “Comunque vada è una lotta che
continueremo. Non è ammissibile l’esproprio della democrazia, il furto di Napoli e lo scippo del territorio. Ci auguriamo che il Tar ci dia ragione, altrimenti la democrazia va oltre i tribunali“.
Come riporta la Repubblica, sulla decisione del Tar, ha conferito Antonio Bassolino : “Dopo la pronuncia del Tar mi auguro proprio, nell’interesse della città, che il Comune di Napoli e de Magistris prendano finalmente parte alla cabina di regia su Bagnoli”. Per il candidato sindaco Gianni Lettieri: “De Magistris bocciato ancora dal Tar espone Napoli all’ennesima figuraccia. Ora basta ostruzionismo, collabori con istituzioni per Bagnoli“. Ma per il momento l’attuale sindaco di Napoli ha deciso di non partecipare alla riunioni della Cabina di regia, in quanto definisce il commissariamento un “abuso di potere“, un furto del Governo alla città e infatti solo qualche giorno fa, in accordo con la “Fondazione Banco Napoli ” per l’assistenza all’infanzia, il Comune di Napoli lanciava il piano per fa ripartire l’area lasciata libera, a Bagnoli, dal comando della Nato.