Fabrizio Micarelli e Barbara Cosimi della Slc Cgil di Roma e del Lazio, hanno diramato una nota in cui spiegano che “Lo scorso 26 febbraio la Gepin Contact ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per 352 lavoratori, 132 della sede di Roma, a causa della recessione dal contratto da parte del Gruppo Poste Italiane Spa per i servizi di call center“.
Nei giorni scorsi una delegazione della Gepin Contact, azienda che si occupa di gestire il call center di Poste Italiane, è stata ricevuta anche da Papa Francesco a Roma. Al termine dell’udienza generale in Vaticano, il pontefice ha espresso tutta la sua solidarietà nei confronti dei lavoratori che non devono assolutamente perdere il posto di lavoro. Intanto le manifestazioni a Roma sono state promosse dai sindacati per protestare contro la decisione di Poste Italiane che vorrebbe licenziare ben 352 lavoratori.
È notizia di poche ore fa che i dipendenti della sede della Gepin Contact di Casavatore (Viale delle Industrie, 38) si siano riuniti in manifestazione all’interno del Centro Direzionale di Napoli passando anche fuori all’isola A6, sede del consiglio regionale della Campania per protestare contro i licenziamenti. I lavoratori hanno inscenato un corteo funebre portando in spalla una bara che rappresenta la morte del loro lavoro. Voce di Napoli ha filmato le scene della protesta per voi.