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Il Bosco di Capodimonte si rinnova con ristoranti e bar

Il Bosco di Capodimonte si avvia ad una ristrutturazione o meglio dire una vera e propria rivoluzione che riguarderà molti aspetti e renderà il Museo e il parco circostante più simile ai parchi europei o come dice il direttore del Museo di Capodimonte: “Capodimonte sarà come Central Park“. Quali saranno le innovazioni di un porto che rientra nei primati di Napoli? Il Museo fu infatti costruito sotto la dinastia dei Borbone, ed è il primo museo costruito al mondo, si tratta appunto di una costruzione antica e il simbolo di un Regno.

Sylvain Bellenger, direttore del Museo di Capodimonte, è profondamente innamorato di Napoli dagli anni ’80, ma dichiara al Mattino: “Ho visto cose terribili in questi anni a Napoli e non trovo che la città abbia fatto progressi sulla pulizia”, specifica che il napoletano tende a sporcare gli spazi pubblici e a non averne rispetto e la prova sono tutti i monumenti imbrattati che tra l’altro associazioni di volontari si prodigano nel ripulire ma che vengono ripetutamente sporcati. Nonostante ciò i napoletani amano l’arte e la cultura, soprattutto quella legata alla tradizione partenopea e per questo si può apportare un passo in avanti.

La “ristrutturazione” di Capodimonte riguarderà innanzitutto l’istituzione di un a“navetta culturale” di andata e ritorno disponibile in alcune zone turistiche della città (Teatro San Carlo, Piazza Dante, Museo Archeologico) al costo, inclusivo del biglietto per l’ingresso al Museo, di 12 euro. Sarà inaugurata, all’incirca tra un anno, una scuola di giardinieri, una presidio slow food e sulla dieta mediterranea e sempre all’interno del bosco ci saranno ristoranti, bar e nuovi punti come il Giardino delle delizie. Siete pronti a questa rivoluzione? Speramm che nun rovinamm pur o bosc!