Un episodio davvero sgradevole denunciato da un onesto cittadino al quotidiano la Repubblica, che riguarda il noto cimitero di Poggioreale, in pieno centro a Napoli. Centinaia di veicoli tra auto e moto erano parcheggiati all’interno del luogo di culto. Sono stati quindi fotografati e le immagini sono arrivate diritte a chi di dovere: al comune della nostra città.
Fonte: repubblica.itSono stati “violati” gli angeli del quadrato monumentale, la zona di fronte alla “cappella della legalità” di recente inaugurata dal sindaco Luigi De Magistris e lo slargo sotto la chiesa madre. Sono tantissime le auto e le moto in sosta selvaggia all’interno del cimitero di Poggioreale. Il comandate dei vigili urbani di Napoli, Esposito, ha dichiarato ai microfoni del giornale: “Oltre agli agenti che impieghiamo all’esterno del cimitero, abbiamo dodici vigili che stazionano fissi nel monumento. Controllano ai varchi chi è munito di permesso. Di più non possono fare. La domenica lavora solo un quarto della forza a disposizione del corpo di polizia municipale. Ogni fine settimana, faccio i calcoli per distribuire gli agenti sui servizi in città: non ho i numeri per coprire tutto”
Parcheggi selvaggio all’interno del cimitero di Poggioreale: le foto inviate da un onesto cittadino fanno scandalo
È l’assessore ai cimiteri di Napoli, Fucito, il più amareggiato. “Come è pensabile entrare con l’auto nel quadrato monumentale? Qui manca proprio il senso civico” ha dichiarato l’assessore intervistato dal quotidiano. Molti cittadini non riescono a rispettare neanche un luogo sacro come il cimitero di Poggioreale. Esistono solo due tipi di permessi che consentono l’ingresso al cimitero: uno è quello per i disabili, l’altro quello per persone con gravi deficit motorio. “Dovremmo cercare di adottare tutte le domeniche i dispositivi speciali previsti per le festività dei defunti, ma si tratterebbe di un dispendio enorme di risorse e mezzi” ha continuato Fucito.
In virtù anche della bella iniziativa di qualche settimana fa dei parcheggi rosa per le donne incinta lanciata dall’amministrazione di Torre del Greco, pensiamo che episodi del genere non dovrebbero succedere mai in una grande metropoli europea alla quale Napoli aspira da tempo a diventare.
