Pasquale Scotti è stato arrestato oggi dalle forze dell’ordine. Dopo essere stato estradato dal Brasile, dove era stato fermato lo scorso maggio, la polizia italiana è riuscita a procedere al fermo. La sua latitanza durava da più di trent’anni. Il boss campano che viveva sotto il falso nome di Francesco De Castro Visconti, era socio di diverse attività di ristorazione e servizi in Sud America. Con la moglie e i due sue ragazzi era riuscito a condurre una vita normale, fino a quel 26 maggio, quando la polizia brasiliana lo arrestò a Recife.
Pasquale Scotti in latitanza dal 1990, era tra i ricercati più pericolosi d’Italia. Affiliato, inizialmente, al clan di camorra di Raffaele Cutolo, dopo l’arresto del boss era passato alla nuova camorra organizzata. La sua estradizione è stata confermata lo scorso ottobre dal Tribunal Federal Brasiliano, che non l’ha ritenuto un rifugiato politico. Oggi il latitante, appena rientrato in Italia, è stato arrestato dalle nostre forze dell’ordine, dovrà scontare trent’anni, la massima pena prevista nel territorio brasiliano.
Arrestato Pasquale Scotti tra i latitanti più pericolosi d’Italia
Pasquale Scotti è stato uno degli esponenti più importanti prima del Clan di Raffaele Cutolo e dopo della Nuova Camorra Organizzata. Era noto con il nome di Pasqualino ‘o collier, per una collana donata alla moglie di Cutolo. Arrestato a Caivano nel 1983, riesce ad evadere l’anno dopo da un ospedale di Caserta, da quel giorno inizia a essere ricercato. Numerosissimi i reati di camorra a suo carico, omicidi, riciclaggio di denaro sporco, controllo di spaccio di stupefacenti. Motivo per cui era ritenuto un pericoloso latitante. Arrestato oggi, sconterà la sua pena nel carcere di Rebibbia.