A molti è nota la storia di Frankenstein; chi non ha visto un film, una serie tv o ha letto un libro dedicato al personaggio nato dalla penna di Mary Shelley? La storia del dottore un pò fuori di sè che volle ricreare la vita, generando un mostro, a metà tra la vita e la morte. Il racconto horror è vissuto nei secoli e non ha mai smesso di essere attuale e originale. La scrittrice inglese infatti ha dato vita a una figura molto popolare che si lega a racconti esoterici di diversi luoghi, parte della sua storia riguarda un luogo a noi familiare, la nostra Napoli.
Frankenstein è nato a Napoli
La storia si svolge tra la Baviera e la Svizzera, ma nel primo capitolo del romanzo c’è scritto chiaramente che il dottor Victor Frankenstein è nato a Napoli, precisamente alla Riviera di Chiaia, da una nobile famiglia. Napoli, allora capitale del Regno delle due Sicilie e tappa obbligatoria del Grand Tour, ha un legame con Mary Shelley, infatti a quanto pare la scrittrice inglese visitò la città agli inizi dell’800 e ne rimase profondamente colpita per le sue bellezza, il clima mite e l’esoterismo e la magia che trasuda da ogni luogo, viuzza e strada della città partenopea.
Napoli è anche presente anche nel terzo romanzo scritto dell’autrice, “L’ultimo uomo”. Il racconto narra di due studiosi che, visitando l’antro della Sibilla Cumana, si trovano per caso in un cunicolo chiuso al pubblico e iniziano ad esplorarlo scoprendo così un luogo mistico e una terribile profezia sul declino della nostra razza. Utilizza queste belle parole per rappresentare Partenope: “Dobbiamo cercare un paradiso naturale, un giardino dell’Eden sulla Terra che possa facilmente sopperire alle nostre necessità primarie e che sia dotato di un clima tanto dolce da poter compensare le gioie del mondo cui abbiamo dovuto rinunciare”. La nostra città ha affascinato molti scrittori per il mistero che emana ed è protagonista di altri racconti gotici del Settecento.