Voce di Napoli | Navigazione

Maccheroni napoletani: leggenda e mistero sulle origini del piatto

Presenti su tutte le tavole partenopee i maccheroni napoletani rappresentano, accanto alla pizza, il riconoscimento culinario di Napoli all’estero. Un cibo davvero semplice fatto di pasta, pomodoro, basilico e parmigiano, che spopola ovunque proprio per la sua genuinità e gustosità. La leggenda attribuisce la nascita di questo piatto proprio alla nostra città, ma in realtà le origini di questa pietanza sono molto più antiche e misteriose. Con certezza sappiamo solo che i maccheroni erano presenti già tra i secoli XIII e XVI nel Mediterraneo.

La leggenda dei maccheroni napoletani di Matilde Serao

Il motivo per cui la nascita dei maccheroni napoletani è attribuita a Napoli è legato al racconto, costruito abilmente dalla scrittrice Matilde Serao, secondo il quale durante il regno di Federico II, viveva a Napoli Chico il Mago, il quale possedeva antichi libri di ricette, e si dilettava nel mescolare misteriosamente gli ingredienti. Jovanella, una ragazza molto curiosa, si decise a scoprire i segreti del mago e, appostatasi sul suo terrazzo, vide che in realtà l’uomo non faceva magie, ma era un cuoco che creava con strisce bianche di pasta di semola e polpa di pomodoro la ricetta dei “Maccheroni”. La perfida donna imparò la ricetta e la portò alla corte di Federico II per fargli assaggiare la pietanza. Il re ne rimase estasiato e diede alla donna un grosso premio per ricevere la ricetta e farla apprendere ai suoi cuochi. Ben presto tutti i cuochi di Napoli cominciarono a cucinare i maccheroni al pomodoro. E Chico? Il cuoco-mago quando seppe della notizia la prese così male che decise di bruciare tutte le ricette e sparire dalla città. Si deve poi a Pulcinella la diffusione internazionale della pastasciutta, con la sua rappresentazione dei maccheroni in tasca.

Le origini. In realtà i maccheroni non nacquero a Napoli, ma erano già presenti nei documenti genovesi del Duecento. L’ipotesi della nascita nella città partenopea è dunque una leggenda nata dalla penna della Serao e diffusa da Carlo Tito Dalbono, grande conoscitore delle abitudini dei napoletani nella prima metà dell’Ottocento. In ogni caso Napoli cominciò ad identificarsi con i maccheroni e a diffonderli ovunque. Per tutto l’Ottocento il maccaronaro rappresentò il napoletano per eccellenza e memorabile per la storia re maccarun è sicuramente l’ interpretazione di Totò nel film “Miseria e nobiltà”.