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Menù della domenica napoletana: non solo pasta al forno

Il menù della domenica napoletana è fondamentale per il popolo partenopeo. Tutta la famiglia aspetta questo giorno per riunirsi a tavola e condividere il lieto pasto. Per i napoletani l’ultimo giorno della settimana è sacrosanto e sul tanto atteso tavolo ci sono pietanze che non devono assolutamente mancare. Per le donne cucinare la domenica vuol dire compiere un rito e per ogni rito che si rispetti ci sono azioni ben precise da compiere ruoli da ricoprire. Il celebre attore Eduardo De Filippo ha dedicato addirittura una poesia al tanto amato ragù.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Di seguito vi proponiamo una rivisitazione in dialetto del classico menù napoletano.

O’ MENU’ RA RUMMENEC

O’ PRIMM:

O’ ruot o’ furn’ .

A’ ricett’:

Ingredienti: 500 gr di rigatoni, 1 l e 1/2 circa di ragù napoletano (fatto pippiare o juorn primm) con olio, cipolla tritata, aggiungendo carne di manzo  salsicce o braciole, e poi 3-4 bottiglie di passato di pomodoro (facit cocer buon, almen pe 6 or), 300 gr di ricotta, 250 gr di provola, 300 gr carne di manzo macinata, mollica di pane, sale e pepe q.b., 1 uovo, parmigiano grattugiato in abbondanza, pangrattato q.b.

Procedimento: 

1. Preparare il ragù con un giorno d’anticipo, come indicato sopra.

2. Preparare e’ puprettel’: mescolare la carne macinata con la mollica di pane spugnata in acqua e strizzata, aggiungere un uovo, sale e pepe e una manciata di pangrattato e parmigiano grattugiato. Lavorate il tutto per formare delle polpettine piccole. Friggete le polpette in abbondante olio bollente e poi conservatele in un piatto foderato di carta assorbente

3. Stemperate la ricotta con qualche mestolo di ragù, creando una crema rosa morbida.

4. Cuore la pasta in abbondante acqua bollente e salata, scolarla molto al dente, condirla con la ricotta e un paio di mestoli di ragù

5. Spalmare un mestolo di ragù sulla superficie di una pirofila da forno grande e rettangolare, versarvi uno strato di pasta condita con la ricotta (circa la metà del totale), aggiungere la provola tagliata a dadini non troppo piccoli, metà delle polpettine fritte (avendo cura che penetrino anche all’interno e non restino solo in superficie), spolverizzare con del parmigiano e aggiungere qualche mestolata di ragù, versare poi la pasta rimasta, decorare con l’altra metà delle polpettine, sempre premendo affinché “s’infiltrino” nella vostra pasta, ricoprite con qualche mestolo di ragù, spolverizzate con il parmigiano rimasto e infornate a 180 gradi per circa mezz’ora o finché non si sarà formata una bella crosticina in superficie.

6. Fate riposare qualche minuto prima di servire, in modo da riuscire a tagliare belle fette compatte. E’  mo’ assiettet’ e magn’!

O’ SICOND‘:

Rau’ ra’ Rummenc’ pe’ braciulell, tracchiulell e purpett

O’ CONTORN:

Mulignan a parmiggian

O’ SFIZIJ:

Panzarott, pall e ris, zeppulell, nucell e lupin.

COCCOS E DOCE:

A’ pastier, A’ sfugliatell, O’ babba; Coccos e nuov: Fiocco di Neve (Poppella Pasticceria)

COCCOS PE BER:

Vin’ Russ’, Limoncell’ e Surrient’, Acqua’ e Cafè

E MO AIZT A TAVL E FATT NA CAMMNAT A PER!