Rosario Fioretti non ce l’ha fatta. Il ragazzo è morto nelle scorse ore dicendo addio alla famiglia che tanto lo amava ed a tutti i sostenitori che l’hanno accompagnato nel difficile percorso alla lotta contro la sua malattia. Rosario Fioretti aveva solo 19 anni ed era malato di leucemia linfoblastica, una rara ed aggressiva forma di tumore del sangue. La scoperta della presenza della malattia è avvenuta per caso: nel 2012, dopo una partita di calcetto, Rosario ha accusato forti dolori a schiena e gambe che lo hanno portato a fare accertamenti approfonditi. Questi ultimi hanno rilevato la presenza del tumore e da lì è cominciata la battaglia per la sopravvivenza del ragazzo.
Rosario Fioretti è stato un piccolo guerriero: nonostante la sua giovane età ha lottato con le unghie e con i denti, aggrappandosi alla vita più che poteva. Negli ultimi tempi la chemioterapia l’aveva talmente destabilizzato al punto da non riuscire nemmeno a portare a termine i protocolli di cura. A dare la triste notizia è stato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Borrelli: “Si è spento poco fa dopo aver lottato come un leone contro una malattia atroce ed estremamente dolorosa. A nulla sono valsi gli sforzi del personale medico del Cardarelli. Ci abbiamo provato in tutti i modi a salvarlo mobilitando mezzo mondo. Siamo arrivati a recuperare un nuovo farmaco ancora non in commercio in Italia grazie al professore Fabrizio Pane del Policlinico. (…) Abbiamo coinvolto il Ministro Lorenzin (per la somministrazione del farmaco è necessario il consenso del ministro della Salute italiano, ndr.) il Presidente della Regione De Luca, ognuno nel suo piccolo ha fatto quello che poteva. Non conoscevamo Rosario e neanche la sua famiglia ma ci siamo sentiti uniti a loro dalla voglia di aiutarlo. Adesso ci sentiamo svuotati, sconfitti e anche un poco disperati. Non doveva finire così. Addio Rosario, il tuo sorriso ci accompagnerà per sempre e scusaci per non essere riusciti a fare di più“.
Rosario Fioretti: l’addio dai social
Il farmaco proveniente dagli Stati Uniti si chiama Blincytona e sarebbe stata l’ultima speranza di Rosario, ma non è stato così. Mezzo mondo si è mobilitato per far richiesta del medicinale e far si che arrivasse in tempo qui in Italia ma a nulla sono valsi gli sforzi di chi si è mosso in favore della causa. Anche dai social arrivano messaggi di solidarietà per Fioretti: era stata fondata una pagina Facebook per tutti coloro che volessero unirsi alla sua battaglia e proprio sulla bacheca è stata data la triste notizia della sua scomparsa: “Rosario ha lasciato in tutto Noi un vuoto incolmabile, ha lottato con la tenacia di un guerriero e la forza di un Leone… 19 anni, troppo giovane…Noi siamo disperati e stiamo male… Hai sofferto troppo e non lo meritavi…Piccolo Amico mio ora va e impara a far sorridere gli Angeli…Il tuo sorriso ha sempre avuto una luce particolare…Sarai sempre parte di me….T vogl ben assaj“. Un triste lutto, una vita così giovane spezzata per il male del secolo: il modo migliore per onorare Rosario e tutti coloro che, come lui, combattono questo tipo di guerra ogni giorno è sostenere la ricerca affinché si trovi una cura.