Vincenzo De Luca ha iniziato la sua diretta con un augurio al nuovo governo Draghi: “Un commento rapido su questo nuovo Governo. Credo che sia da apprezzare lo stile di Mario Draghi assolutamente anti-retorico. Credo che sia un elemento apprezzabile, in una cornice di politica politicante che ha stancato, per mesi e anni di una politica gridata. Bene la sua semplicità”. Il governatore ha poi di fatto anticipato la decisione, che sarà ufficializzata solo con la firma dell’ordinanza del ministro Speranza, del passaggio della Campania in zona arancione, che dovrebbe avvenire domenica 21 febbraio.
La Campania arancione, “Si rischia la zona rossa”
“Mi pare di aver capito che si tolgono di mezzo varie stupidaggini messe in atto dal commissario straordinario, come le primule. Mi permetto di prendermi il merito di aver bloccato l’operazione primula, in cui avremmo buttato 10milioni di euro in una stupidaggine”, queste le parole del governatore campano. “Le scelte nazionali sono state scelte diverse da quelle che noi avremmo fatto come regione Campania. Il governo precedente ha scelto la logica delle diverse misure, delle diverse zone, anziché la logica della prevenzione. E’ una logica che continuerà a produrre incertezze e metterà a dura prova la mente degli italiane (…). Il dato reale è che c’è l’assenza dei controlli, le immagini viste in Campania, come un po’ in tutta Italia, sono impressionanti. Ragazzi senza mascherine, controlli serali in pratica inesistente, qualche grande città della Campania completamente abbandonata a se stessa. In questa situazione è inevitabile tornare in zona arancione e se non stiamo attenti in zona rossa. Si ferma, si fa un passo avanti, poi ci riferma, un autentico calvario. L’unica cosa che avremmo dovuto fare, non l’abbiamo fatto è acquisire le tecnologie necessarie per produrre vaccini per i nostri concittadini, per la verità non l’ha fatto nemmeno l’Europa. Così oggi siamo in attesa di ciò che decidono le case produttrici”.
Situazione vaccini in Campania
De Luca ha poi fatto il punto sulla situazione della campagna vaccinale in Campania: “Arriveremo a fine febbraio solo a completare la vaccinazione degli operatori sanitari e delle residenze sanitarie (…). Se andiamo avanti con questo ritmo, a causa del mancato arrivo dei cittadini, noi ci metteremo 2-3 anni a finire questa campagna. Questo ci metterebbe a rischio delle varie varianti che si stanno diffondendo (…) Nel frattempo siccome la situazione è questa, ci stiamo muovendo per acquistare alcune milioni di dosi di vaccini, anche all’estero, ma avendo chiaro che somministriamo i vaccini solo quando sono certificati dalle autorità di controllo”.
Il governatore poi ha parlato dei lavori alla rete stradale campana, elencando tutti gli interventi che saranno attivati per completare il raddoppio delle corsie sulla Salerno-Avellino. Poi un pensiero per la presunta narrazione distorta che viene fatta del Mezzogiorno: “Non mi convince la lettura sul Mezzogiorno, che sottolinea solo la presenza di poteri criminali e inefficienza amministrativa. Queste ci sono e sono state anche la causa di ritardi al Sud. Ma oggi il Sud è molte altre cose: innovazione, ricerca, industria, sistema universitario e anche le capacità delle istituzioni di reggere alla sfida dell’efficienza anche rispetto ad altre regioni d’Italia. La Campania è fra queste, che ha mostrato in gestione Covid queste capacità”.
La diretta di Vincenzo De Luca

