Continua a non parlare Ciro Guarente, l’assassino di Vincenzo Ruggiero, che dopo aver confessato di aver ucciso il 25enne di Parete si è chiuso nel mutismo più totale e dialoga solo con l’avvocato nel carcere di Santa Maria Capua Vetere dove si trova in isolamento. Qualche giorno fa le prime parole per sapere della famiglia e poi ha chiesto di Heven, la trans per la quale avrebbe fatto a pezzi il giovane rivale in amore. Chiede sempre della sua fidanzata, vuole sapere di lei, la sua ossessione resta viva.
A svelare tutte le bugie e le incongruenze di Ciro ci penserà un’equipe di scienziati e tecnici. La Procura di Napoli Nord, guidata da Francesco Greco, ha nominato un pool si super esperti per il complicatissimo caso L’esperto di balistica Claudio De Matthaeis, l’antropologo forense Maurizio Cusimano, per il prelievo del Dna, Ciro Di Nunzio, quest’ultimo scienziato che ha studiato il caso della mistica Natuzza con le stigmate e il caso «Cogne bis».
Si cerca la pistola con cui Ciro ha ucciso Vincenzo, si cercano i resti del corpo fatto a pezzi dall’assassino con una motosega e tentato di occultare in un box a Ponticelli tra detriti e acido. Da capire anche il luogo in cui è avvenuto esattamente l’omicidio, se ci sono complici che hanno aiutato Guarente almeno nella fase di occultamento. Il silenzio dello spietato ex marine verrà sciolto dunque dal lavoro di tre super periti.
Fonte: Il Mattino
