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Caldo record a Napoli, boom di accessi in ospedale. Anziano ricoverato da un mese: “Non vuole tornare a casa”

Record di accessi negli ospedali napoletani negli ultimi giorni a causa del gran caldo che sta interessando la città partenopea. Le temperature decisamente al di sopra della media stagionale stanno causando diversi disagi a giovani e meno giovani, molti colti da gastroenteriti causate dall’assunzione di bevande fredde.

Ma il caldo record degli ultimi giorni sta creando grosse difficoltà soprattutto alle persone anziane che vivono da sole. In quest’ottica la Comunità di Sant’Egidio chiede alle istituzioni di “adoperarsi al massimo per ridurre i pericoli per la salute di chi è avanti con l’età”. “Ci rivolgiamo a tutti i cittadini – dicono – occorre prestare attenzione alle situazioni di disagio dei nostri vicini di casa, come di ogni persona anziana che incontriamo per strada e che vediamo in difficoltà, segnalando i casi e aiutando direttamente. Spesso più che il caldo è l’isolamento sociale a fare vittime. Lo abbiamo sperimentato in tanti anni di vicinanza e attenzione ai problemi degli anziani”.

La comunità – a partire da Roma, Napoli e Genova – ha costruito con il programma ‘Viva gli anziani!’ reti solidali e di monitoraggio della popolazione che sono servite non solo ad allargare la solidarietà ma a diminuire la mortalità e l’ospedalizzazione. “Partiamo dai gesti concreti che ognuno di noi può fare; accorgiamoci degli anziani in questi giorni di gran caldo, fermiamoci di fronte alle situazioni di disagio, suoniamo il campanello di un nostro vicino per sapere come sta: una visita, a volte, può salvare una vita”.

OSPEDALE BED AND BREAKFAST – Singolare il caso di un anziano ricoverato da oltre un mese all’ospedale San Paolo di Napoli. L’uomo, nonostante le dimissioni dichiarate lo scorso 6 luglio, non ha ancora liberto il posto letto che occupa nel nosocomio di via Terracina. Molti anziani infatti durante il periodo estivo preferiscono la degenza in ospedale (con relativi pasti garantiti, aria condizionata e assistenza continua) alla propria abitazione. Al San Paolo c’è già chi lo ha ribattezzato “il villeggiante” nel reparto di Medicina Generale. A nulla è servito l’intervento nei giorni scorsi della polizia: il degente non ha alcuna intenzione di mollare il suo letto e il trattamento bed and breakfast gratuito di cui gode.

“Una situazione imbarazzante – ammette il direttore sanitario dell’ospedale partenopeo Vito Rago – per certi versi grottesca, se non ci fossero conseguenze per chi in quel reparto sta in barella. Abbiamo bisogno di quel posto letto, glielo abbiamo detto in tutte lingue ma lui niente. Dice che dobbiamo trovare noi una soluzione. Insomma usa l’ospedale come un albergo”.