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Un ex militare della Marina l’assassino di Vincenzo Ruggiero: “Ero furioso, non volevo ucciderlo”

Un amore forte e passionale, di quelli veri, che regalano emozioni ma anche ossessioni. Uno di quegli amori fatti di attenzioni, affetto e gelosia. Tanta gelosia, quella che poi ti acceca e si trasforma in possessività. Poi la crisi, il tradimento, la scoperta che la tua partner ha un altro, la delusione e l’umiliazione. Da tanta sofferenza si è generato un forte odio verso colui che è stato riconosciuto come responsabile del proprio crollo emotivo: Vincenzo Ruggiero 25enne di Parete e amante di Heven Grimaldi la trans fidanzata con Ciro Guarente.

È proprio quest’ultimo ad aver confessato tutto ai Carabinieri, dopo che i militari lo hanno sottoposto a fermo grazie alle loro indagini supportate dalle immagini della video sorveglianza. Nei frame è tutto chiaro, Ciro arriva a casa di Vincenzo per poi scendere dopo qualche ora trasportando un grosso peso che poi ha disposto nella sua auto. Era il cadavere di Ruggiero che è stato poi gettato tra le acque del mare di Licola.

Un movente passionale quello che ha spinto Guarente a recarsi presso l’abitazione del 25enne. Una morte non cercata e non voluta, “Sono stato io ma non volevo ucciderlo“, queste le parole di un uomo distrutto e che ha rovinato la sua vita. Una lite ed una spinta hanno ucciso il giovane Vincenzo, una lite ed una spinta che hanno inguaiato Ciro Guarente.

Ex militare della Marina, Guarente ha già avuto delle grosse difficoltà in passato. Infatti quando, dopo aver partecipato ad un gay pride, ha comunicato pubblicamente le sue inclinazioni sessuali, sarebbero iniziate le discriminazioni all’interno del corpo militare, culminate in un trasferimento presso gli uffici di Roma.