A due mesi dalla sua scomparsa, il Gip del tribunale di Napoli riapre il caso sul giallo di Rosa Di Domenico, la 15enne di Sant’Antimo (Napoli) vista l’ultima volta il 24 maggio scorso. Il giudice per le indagini preliminari Giovanna Cervo ha respinto la richiesta di archiviazione avanzata a seguito delle denunce contro ignoti presentate dalla famiglia, assistita dall’avvocato Maurizio Lojacono e ha ordinato al pm di iscrivere Alì Quasib, 28enne pakistano residente fino a qualche mese fa a Brescia, nel registro degli indagati con l’ipotesi di pornografia minorile.
Si tratta di Alì Quasib di cui i genitori non hanno più notizie dallo scorso mese di novembre. L’uomo da tempo aveva instaurato una relazione virtuale con Rosa. I due si sentivano quotidianamente via social con la 15enne che – secondo i genitori che hanno denunciato tutto al Commissariato di Frattamaggiore – sarebbe stata plagiata dal pakistano. Da quando ha conosciuto Alì, Rosa ha iniziato a leggere il Corano e a indossare il velo. Diverse le foto, anche hot, che via chat la napoletana inviava all’uomo. Il rapporto tra Rosa e Alì era stato svelato alla famiglia Di Domenica da una compagna di classe. Approfondendo la situazione, i genitori si sono poi resi conto che la giovane inviava diverse foto via social con il 28enne che a telefono ha anche minacciato di “prendersi la ragazza”.
Su questi aspetti si concentreranno nuovamente le indagini della procura di Napoli. Il gip sollecita inoltre l’acquisizione dei filmati della trasmissione televisiva “Chi l’ha visto”, che si è occupata del caso intervistando anche il padre di Alì che riferì di non avere più notizie del figlio dal mese di novembre.
