Voce di Napoli | Navigazione

Balneazione a Napoli, scattano i controlli della autorità: nel mirino lidi e abusivismo

Una normale famiglia napoletana, composta da 4 persone, che vuole recarsi al mare e trascorrere una giornata in uno stabilimento balneare, spende in media 70€ al giorno. Secondo quanto riportato da La Repubblica è questa la cifra che viene spesa quando si va in un lido. E come ogni estate, ecco il solito mare di polemiche che caratterizzano il rapporto tra il cittadino, il demanio comunale e la concessione al privato per la sua attività commerciale.

Balneazione a Napoli, scattano i controlli della autorità: nel mirino lidi e abusivismoFino a dove una persona può avere accesso pubblicamente senza dover pagare l’ingresso allo stabilimento? Quali sono le parti di spiaggia e costa pubbliche? Quali quelle private? Cosa è possibile portare con se in spiaggia, se essa rientra nei confini di uno stabilimento? Sono queste le domande a cui è necessario dare una risposta. E come pubblicato sul noto quotidiano, il confine tra pubblico e privato, in ambito marittimo, è abbastanza sottile.

Infatti, ad esempio, il bagnasciuga è gratuito ma non lo è più se lo si invade di sedie ed ombrelloni; se per accedere alla spiaggia si paga il transito allo stabilimento, dopo si ha il diritto di usufruire di tutti i suoi servizi; se si accede alla spiaggia gestita da un lido, posso farlo gratis, ma non sarà possibile portare con se cibo e bevande. Infine, così come l’attività privata deve svolgere i propri affari (considerato che una concessione costa moltissimo), è giusto ribadire che spiaggia e scogli sono di proprietà demaniale e quindi ad essi va garantito un accesso pubblico.

Ecco perché in questi giorni sono scattati controlli a tappeto a Napoli città (Posillipo), sulla costa di Salerno e sul litorale Domizio, per verificare il rispetto delle norme, impedire atti di abusivismo ed effettuare anche accertamenti fiscali. L’operazione congiunta di guardia di finanza e guardia costiera, non riguarda solo le attività commerciali ma anche i proprietari di ville e abitazioni che scendono sul mare e si appropriano di spazi che sono in realtà del demanio.