Dopo che il Comune di Napoli ha negato allo Chalet Ciro la concessione per avere un numero di tavoli e ombrelloni superiore a quello previsto dal regolamento per gli chalet, molti cittadini si sono mobilitati per esprimere solidarietà ai proprietari. I titolari avevano esposto un ricorso al Tar, che era stato anche accolto, ma poi l’amministrazione ha vietato loro nuovamente i permessi. Una decisione la cui conseguenza è stata la riduzione drastica del numero di tavolini del bar, che attualmente sono all’incirca una ventina.

Una riduzione, che comporterà ovviamente un calo dei guadagni del bar, motivo per cui i titolari hanno fatto un appello e sono pronti a ripresentare ricorso al Tar, per evitare di dover fare dei tagli al personale. Molti cittadini si sono schierati dalla parte di Chalet Ciro a Mergellina, sostenendo che la decisione del Comune di Napoli è inammissibile, che non può danneggiare uno storico locale, che mantiene un tratto di marciapiede in perfetto stato. C’è chi sostiene che sia ingiusto togliere a Chalet Ciro gran parte dei tavoli e consentire ad altri ristoranti di averne un numero enormemente maggiore. Va chiarito, però, che la differenza di trattamento è spiegata nel regolamento per l’occupazione del suolo pubblico che fa una distinzione tra bar e ristoranti.
Intanto i titolari del bar si sono mobilitati in una raccolta firme davanti al loro bar, per opporsi alla decisione del Comune di Napoli, che rischia di danneggiare enormemente la loro attività e lasciare molti dipendenti senza lavoro. Per ora sono arrivati oltre a 4000 adesioni e continua il tam tam sui social network nei vari gruppi cittadini per promuovere l’iniziativa. Scrive un utente:
“Ciro Chalet, una storia di lavoro e di successi di un imprenditore che – forse tra i pochi – rispetta le regole, paga la tassa di occupazione, ha 79 dipendenti e mantiene immacolato un pezzetto di Mergellina, sta per andare in frantumi per il diniego di rinnovo della concessione opposto dal comune.
Firmiamo tutti per esprimere la nostra solidarietà ad un concittadino che crea milioni di indotto e segue le regole.
Non mercoledì che è giorno di chiusura…
il banchetto lo troverete a fianco allo chalet, siamo per ora ad oltre 4000 firme.
MASSIMA CONDIVISIONE“.
I proprietari intanto attenderanno la nuova pronuncia del Tar, con la speranza che il Comune di Napoli faccia un passo indietro.
