Voce di Napoli | Navigazione

‘La fabbrica del diploma’: il business della maturità da privatista

Sono un esercito, sono privatisti, non hanno frequentato neanche un giorno di scuola ma si presentano all’esame. Si è parlato in questi anni del mondo del ‘diplomificio’ molto attivo nell’hinterland napoletano, gli istituti che hanno un’attività diramata e strutturata a lungo termine: registri falsificati, documenti falsi, tutto curato nel dettaglio. Il Miur per fare guerra ai furbetti ha messo in atto una task force di ispettori per controllare le scuole paritarie, in particolar modo ovviamente i licei che ‘elargiscono’ con troppa facilità diplomi di maturità senza alcun impegno scolastico reale.

fabbrica dei diplomi

Nel caso specifico di Napoli i ragazzi sono arrivati addirittura in autobus da ogni parte d’Italia, una migrazione che ha destato l’attenzione di polizia e carabinieri che nelle prossime ore cercheranno di far luce sulla vicenda. Dietro alla maturità facile ci sarebbe un giro economico incredibile, un vero e proprio business: i ragazzi, con il supporto finanziario delle famiglie, pagherebbero per ottenere in modo facile e senza sforzo il diploma. Gennaro Imperatore, ex garante per l’infanzia, ha denunciato la situazione a Francesco Emilio Borrelli dei Verdi: “Un’organizzazione criminale che prevede fino a un pagamento di 500 euro per ottenere la residenza fittizia. Melito è invasa da centinaia di ragazzi provenienti da tutta Italia che sarebbero arrivati nella cittadina alle porte di Napoli per sostenere l’esame in alcuni istituti privati della zona dopo aver spostato, fittiziamente, la loro residenza a Melito e dintorni”. “La vicenda richiama alla memoria altre simili avvenute qualche anno fa e che, in qualche modo, coinvolsero anche Belsito, l’ex tesoriere della Lega, che s’era diplomato in un istituto privato di Frattamaggiore pur se aveva sempre vissuto al Nord. Chiediamo a forze dell’ordine e Magistratura, alle quali offriamo, sin d’ora, la piena collaborazione, di intervenire immediatamente per fermare quella che pare una vera e propria organizzazione a delinquere. Sarebbero coinvolti circa 2 mila ragazzi e ognuno di loro spenderebbe in tutto 7 mila euro circa” hanno concluso i Verdi.

Quella di cui si discute da anni è la fabbrica degli istituti privati, le inchieste negli anni si sono concentrate al Sud Italia ma è una pratica diffusa in tutta la nazione. La storia è semplice, ci si iscrive, si paga e non si segue, magari chi può si reca una volta ogni tanto per ‘controllare’. La situazione è la stessa ogni anno in periodo d’esame, gli istituti che praticano questo genere di ‘opzione’ aumentano sempre a dismisura e ‘il diploma fantasma’ è sempre più facile. Entro novembre avviene l’iscrizione, si presenta la domanda all’ufficio scolastico chiedendo di fare l’esame da privatista con diverse opzioni su dove sostenere l’esame finale, poi ci sono le pressioni a fine anno sulla commissione, chiamate, richieste e alla fine il risultato è sempre lo stesso, tutti promossi a pieni voti.