Arriva un’altra condanna per Nicola Cosentino, l’ex sottosegretario all’Economia del Pdl è stato condannato a 5 di carcere dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Questa volta la sentenza, in primo grado di giudizio, riguarda il caso de “Il Principe e la scheda ballerina“. Nick ‘o Mericano, con la somma delle tre precedenti condanne ricevute negli ultimi mesi, dovrà scontare in totale 20 anni e mezzo di carcere.

L’ex coordinatore campano di Forza Italia è stato invece assolto dall’accusa di corruzione mentre durante la fase delle indagini preliminari era stato prosciolto dai reati di falso e abuso d’ufficio. I sostituti della Dda (Direzione Distrettuale Antimafia) di Napoli Fabrizio Vanorio e Sandro D’Alessio avevano chiesto 9 anni di carcere al termine della requisitoria.
Cosentino è stato condannato a novembre del 2016 a 9 anni di carcere per il caso Eco4. In questo caso l’accusa è stata di concorso esterno in associazione mafiosa. Successivamente, lo scorso mese di marzo, è arrivata la seconda condanna: 7 anni, sempre in primo grado, per estorsione e illecita concorrenza con l’aggravante mafiosa. La sentenza ha riguardato il caso del “Cartello dei distributori di carburanti” nel casertano. L’ex parlamentare berlusconiano ha fatto pressioni sul comune di Villa di Briano (Caserta) affinché negasse l’autorizzazione per un distributore di benzina dell’imprenditore Luigi Gallo, parte offesa nel procedimento. Confiscati, per questa sentenza, anche beni e quote dell’Aversana Petroli, riconducibile alla famiglia Cosentino.
