Il pilastro della canzone napoletana da 20 milioni di dischi e una vita dedicata alla musica compie oggi 50 anni. Il 2017 è un anno fondamentale per Gigi D’Alessio poiché, oltre al suo cinquantesimo compleanno, ricorre l’anniversario dei suoi 25 anni di carriera. Il cantante ha recentemente partecipato al Festival Di Sanremo con la canzone dedicata alla mamma “La prima stella”, nonostante la delusione per l’eliminazione ha già programmato diversi appuntamenti speciali per i suoi fan, tra questi la partecipazione al nuovo show musicale “Hidden Singer Italia”. Il nuovo album con firmacopie sarà invece presentato a partire dal mese di marzo. Gigi, oltre al brano sopra citato e alla cover “L’immensità” cantata a Sanremo, darà spazio a nuovi pezzi che diventeranno sicuramente tormentoni come Ciao, Emozione senza fine e Mi chica bomba. Nello stesso mese sarà indiscusso protagonista della nuova edizione di Made in Sud, programma comico di Rai Due dove sarà conduttore al fianco di Fatima Trotta ed Elisabetta Gregoraci.

Orgoglioso delle sue origini ha raccontato: “Noi del Sud storicamente abbiamo subìto. Ecco perché Napoli ha bisogno sempre di Masaniello ed ecco perché ci siamo così arrabbiati quando abbiamo perso Higuaìn: era un punto di riferimento. Se c’è un calciatore che se ne va dalla Juve, non ci rimangono male i torinesi perché hanno più punti di riferimento. Il Sud e Napoli devono fare sempre qualcosa in più per arrivare. Perché se un giovane canta in napoletano si chiama neomelodico e se canta in italiano è semplicemente un giovane cantante? Neomelodico sembra una razza, è un termine che crea emarginazione. Ma voglio sottolineare che siamo tutti neomelodici dopo Claudio Villa. Semplicemente c’è chi canta in napoletano e chi in italiano“. Uomo semplice e diretto ha deciso di festeggiare il giorno del suo compleanno con un album dal titolo “24.02.1967” che lui definisce: “Il disco di un cantautore italiano con la fortuna di essere nato a Napoli“.
GIGI D’ALESSIO INNAMORATO PAZZO DI ANNA TATANGELO
Sulle sue radici non ha dubbi: “Il Sud ha una creatività e un senso dell’humor straordinarie oltre che tesori davvero unici. La sola Napoli col tesoro di San Gennaro potrebbe salvare l’economia mondiale. E anche la lingua napoletana dà di più rispetto all’italiano. I suoni sono fondamentali. Sono già musica. Io mi sono diplomato in pianoforte in conservatorio. La mia formazione è quindi totalmente classica. Quando a questa ho unito la melodia della canzone napoletana ho incontrato qualcosa di meraviglioso”.
