Emergono nuovi retroscena sull’inquietante storia che riguarda la bimba di due anni lanciata dalla finestra dal papà a Fisciano, in provincia di Salerno. A quanto pare l’uomo, solo qualche giorno prima, era stat condotto in ospedale per situazione di stress ed esaurimento. Ora è in carcere, accusato di tentato omicidio della figlia. Miracolosamente, seppure lanciata dal terzo piano, la piccolina non è morta.
Come riporta il Mattino, nei giorni precedenti al lancio dalla finestra, un’ambulanza del 118 aveva soccorso il papà della piccola.
La Procura di Nocera Inferiore (Salerno) sta valutando anche questo episodio in quanto per gli inquirenti si tratterebbe di un gesto volontario. Pare infatti che, dopo aver lanciato la piccolo, l’uomo abbia tentato di togliersi la vita. A bloccarlo sarebbero stati i civili di casa mentre la moglie scendeva in strada per recuperare la piccolina. “L’ho trattenuto io mentre si stava lanciando – ha detto una vicina – poi fortunatamente è arrivato anche mio marito, sennò avrei ceduto”.
La bambina, soccorsa prima sul posto, poi all’ospedale Ruggi di Salerno e infine trasportata presso il Santobono di Napoli, si è fratturata l’omero e il polso e si è procurata svariate escoriazioni. Nelle prossime ore potrebbe essere dimessa. La piccola al momento del ritrovamento era in lacrime, ma sveglia. Il papà disteso a letto in stato di choc. Non ha fornito nessuna spiegazione sulla vicenda. Secondo la difesa si tratterebbe di un gesto accidentale.

