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Scoperte le ‘case dell’amore’ nel Napoletano, svelato il ‘sistema’: “Le affittava e poi la prendeva”

Affittava abitazioni esclusivamente a prostitute, imponendo loro un surplus al canone stabilito nel contratto di locazione e corrisposto a nero. Ora è accusato di favoreggiamento della prostituzione e di intralcio alla giustizia perché aveva avvicinato una delle affittuarie, ascoltata in sede d’incidente probatorio, minacciandola per farle modificare le dichiarazioni.

L’uomo è stato raggiunto da un’ordinanza di applicazione di misura coercitiva eseguita dai carabinieri della stazione di Varcaturo, a Giugliano in Campania (Napoli) ed emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Napoli Nord su richiesta della procura. L’indagine è partita a seguito di una serie di controlli, svolti ad aprile, mirati al contrasto del fenomeno della prostituzione.

In particolare, i militari hanno individuato e controllato tre villette di proprietà dell’indagato, con le tre affittuarie che ammettevano di svolgere attività di meretricio. Riferivano anche che il proprietario era a conoscenza dell’attività e che si prodigava per evitare controlli delle forze dell’ordine. L’indagato aveva recintato le abitazioni con reti oscuranti e cancelli in ferro, installando anche delle telecamere che riprendevano le aree comuni d’ingresso e di uscita.