Nuovamente lo stabile di via Egiziaca a Pizzofalcone 35, di proprietà del Comune di Napoli, è diventato teatro di occupazioni abusive da parte di soggetti legati alla malavita. Una famiglia di narcotrafficanti, legata al clan Elia del Pallonetto di Santa Lucia, ha violato i sigilli di una abitazione prendendo possesso di appartamenti non assegnati ed ha minacciato gli inquini legittimi invitandoli a lasciare le loro abitazioni o in cambio di denaro o con metodi più brutali.
“Gli ‘sfratti’ della camorra sono inaccettabili. Ci avevano promesso interventi decisi ed equi contro i criminali che occupano le case comunali abusivamente. Dopo l’omelia di Don Michele della Chiesa di Pizzofalcone e tutte le nostre denunce che hanno portato anche a mettere i sigilli e murare l’abitazione della signora Carlotta occupata da un gruppo di delinquenti mentre era fuori casa per curarsi ci aspettavamo molto di più. Il lassismo istituzionale su questo fronte è inaccettabile. Un palazzo che oramai è in gran parte utilizzato da clan e criminali di ogni tipo che si sono impossessati di abitazioni pubbliche per viverci loro stessi o addirittura che subaffittano le case comunali traendone vantaggi economici a danno della collettività è inqualificabile“, spiega il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, da tempo in prima linea contro il fenomeno delle occupazioni abusive gestito dai clan. “Per non parlare degli allacci abusivi a corrente elettrica, gas e acqua. In diversi casi noti esponenti di famiglie malavitose hanno utilizzato il palazzo di Pizzofalcone per scontare gli arresti domiciliari in case occupate abusivamente. Si sono presi con la forza gli appartamenti di persone anziane come la signora Carlotta a cui hanno gettato per strada tutti i beni personali e il mobilio e hanno devastato l’abitazione regolarmente fittata da decenni.
Per contrastare l’inattività di alcuni comuni è stata attivata, anche su nostra sollecitazione, la graduatoria unica regionale per accelerare le assegnazioni delle case popolari senza imbrogli. Infatti in alcuni casi le amministrazioni locali non sono riuscite o non hanno voluto realizzare graduatorie pubbliche negli ultimi decenni con il risultato che anche quando vengono sgomberate le abitazioni popolari dagli abusivi non vengono date a legittimi assegnatari. Questo ha creato una sorta di Far West dove ognuno fa come gli pare e il più forte e violento spesso ha la meglio. L’ultimo episodio che denunciano i cittadini ci fa capire con che arroganza si muovono i criminali.
Non solo hanno violato i sigilli di una abitazione ma hanno intimato lo sgombero ai legittimi assegnatari delle case limitrofe perché devono vivere e svolgere le proprie attività delinquenziali senza il fastidio di altre presenze. Mentre è sempre più difficile cacciare dei farabutti da una casa popolare per ridarla a chi ne ha veramente bisogno la camorra è rapidissima ed efficace nell’intimare i propri sfratti esecutivi per prendersi le case della collettività e addirittura per realizzare lavori abusivi in un palazzo storico violando ogni norma urbanistica e di sicurezza“.
“Ci sono persone con regolare assegnazione che oramai vivono barricate in casa per paura di essere cacciate dai criminali. Inconcepibile che siano andate sul posto ditte edili a progettare – continua Borrelli – interventi per sfondare muri e cambiare l’assetto di un edificio pubblico. Abbiamo sporto una nuova denuncia e ci aspettiamo interventi immediati” conclude il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli.
*nelle foto l’abitazione con i sigilli occupata e l’area in cui i criminali hanno preannunciato che sfonderanno per allargare l’abitazione ed entrare nelle case dei legittimi assegnatari.
