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Occhi arrossati, volti spellati, perdita della vista: l’avvelenamento di Abramovich e i negoziatori con la Russia

Sarebbero finiti con un avvelenamento i tentativi di pace di Roman Abramovich e due negoziatori ucraini. Secondo il Wall Street Journal l’oligarca russo e gli altri due avrebbero sofferto di sintomi di avvelenamento durante le trattative di pace con la Russia dopo il 4-5 marzo. Come riporta Bellingcat, ill portavoce dell’oligarca ha confermato l’accaduto in serata.

Tutto sarebbe accaduto dopo un tavolo di trattative dopo le 22 del 3 marzo in territorio ucraino. I negoziatori si sarebbero ritirati nei loro appartamenti dubito dopo e avrebbero consumato solo cioccolato confezionato e acqua.Non si sa dunque se si possa trattare id un attacco chimico o batteriologico e dove e quando sia avvenuto. Sempre secondo il quotidiano americano, Abramovich e gli altri due negoziatori ucraini, avrebbero comunicato ad avere sintomi quali volti e mani spellati e occhi arrossati e molto irriti. L’intento sarebbe stato quello di spaventare. Secondo la BBC quando si sono svegliati i tre hanno avuto forti mal di testa e perdita temporanea della vista

Bellingcat sperò ostiene di aver pubblicato queste informazioni solo oggi, dopo l’articolo del Wall Street Journal. In serata arriva la smentita da parte del presidente  ucraino Zelensky che dichiara di non saperne nulla del presunto avvelenamento. Il negoziatore Umerov ha invece scritto su Twitter: “Sto bene. È questa la mia risposta alle notizie non verificate che stanno circolando online e alle quali vi chiedo di non dare credito. C’è una guerra dell’informazione in corso. Statemi bene e Slava Ukraini!”.