Ha fatto il giro del web la notizia di una ragazza quasi morta a causa di uno shock anafilattico dopo aver mangiato un gelato a Roma. È successo ad una turista americana a Roma, la 22enne Annika Larson. La giovane ha preso un gelato al gusto cioccolato e limone in una gelateria a Monti, ma pochi minuti dopo averlo mangiato il suo volto ha cominciato a gonfiarsi. La storia ha avuto un lieto fine, ma si poteva evolvere in tragedia.
Roma, ragazza mangia un gelato e va in shock anafilattico
La situazione è precipitata rapidamente: Annika quasi non respirava più, ma aveva con sé la sua EpiPen (autoiniettore di epinefrina), che le ha permesso di arginare la reazione allergica prima di essere portata in ospedale da un’ambulanza. La 22enne ha raccontato la sua disavventura a The Mirror:
“Sono allergica a tutti i tipi di noci e, dopo aver fatto delle ricerche, credo che il gelato contenesse anacardi e pasta di mandorle. Ho chiesto allo staff se il gelato contenesse noci e mi è stato detto di no”.
“L’ambulanza mi ha trasportato d’urgenza in ospedale in codice rosso, il più alto livello di urgenza. Una volta arrivata, sono svenuta e mi sono svegliata pensando che stavo morendo. Se non avessi avuto la mia EpiPen, sarei morta. Penso che le aziende alimentari dovrebbero etichettare il cibo in modo più chiaro”.
Poi continua con il racconto di quei temibili momenti:
“Ho mangiato il gelato intorno alle 16.48 e ho avuto la prima reazione 10 minuti dopo. Mi era stato detto che il gelato era vegano, il che avrebbe dovuto essere una spia d’allarme per me, poiché i prodotti vegani sono spesso fatti con noci. Sono andato direttamente in farmacia e ho preso un antistaminico, ma la situazione continuava a peggiorare. Così siamo saliti su un taxi per tornare all’Airbnb, dove ho chiamato il mio medico che mi ha detto che dovevo usare la mia EpiPen: avevo paura di farlo perché sapevo che sarei dovuta andare in ospedale”.

