Continuano ad esserci ombre sulla morte di Diego Armando Maradona. L’ex campione argentino, morto una settimana fa nell’appartamento del barrio San Andrés, a quanto pare isolato da parenti e amici. Non sono chiari i dettagli sulle circostanze del decesso. Troppi i dubbi, a partire dallo strano isolamento fino alle presunte colpe dei medici che hanno assistito il Pibe de Oro.
Il Corriere della Sera ha raccontato alcuni dei dettagli delle indagini: “I magistrati Laura Capra, Cosme Irribarren e Patricio Ferrari si riuniscono col procuratore capo e mettono al centro del mirino anche il medico che aveva prescritto gli antidepressivi, prima e dopo l’operazione alla clinica Olivos. Farmaci inadatti, il sospetto: costringevano il cuore di Maradona, pesante il doppio della norma, a 115 battiti/minuto anche nel sonno, quando un malato di coronarie come lui non doveva andar oltre gli 80.
La procura ha aperto un fascicolo per “omicidio colposo”. Indagato il medico personale, Leopoldo Luque. Fu lui a operarlo al cervello a inizio novembre. Ed è stato lui a telefonare al 911 per chiamare l’ambulanza dalla casa di Tigre dove Diego era stato trovato privo di vita a mezzogiorno di mercoledì.
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