La pandemia di Coronavirus sta avendo un impatto devastante sulla vita delle persone. Dal punto di vista sanitario, economico e sociale, sono tanti i problemi che si stanno riscontrando. Il Covid-19 ha portato i governi di diversi Paesi del mondo ad attuare misure di contenimento della malattia molto ferree. Chiusure scolastiche, distanziamento sociale e quarantena domestica sono solo alcune delle soluzioni che hanno messo a dura prova la popolazione.
Lo stato d’isolamento, a cui gran parte della popolazione mondale è sottoposto, ha “aumentato i disagi mentali di moltissime persone“. Questo è ha dichiarato il direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, Tedros Adhanom Ghebreyesus alla rivista World Psichiatry.
Cornavirus, scatta l’allarme: aumento dei disturbi mentali nei bambini e negli adolescenti
A pagare il conto più alto dell’isolamento forzato sono stati i bambini e gli adolescenti. Uno studio britannico ha dimostrato come tra le fasce di età più giovani sia aumentata la diffusione dei disturbi mentali, rispetto agli anni precedenti.
La ricerca, commissionata dal National Health Service, è stata finanziata dal Dipartimento di Sanità e Assistenza Sociale. Hanno partecipato scienziati divari istituti, quali l’Università di Cambridge, l’Università di Exeter, l’Office for National Statistics e il National Center for Social Research.
La ricerca condotta su bambini e adolescenti
I dati emersi dallo studio sono allarmanti. Oltre la metà dei bambini e degli adolescenti coinvolti nello studio ha dichiarato di aver sperimentato problemi di sonno. Difficoltà ad addormentarsi e fatica a svegliarsi sono tra le maggiori problematiche rilevate dai genitori. C’è stato un evidente spostamento dei ritmi sonno e veglia, con difficoltà a recuperare l’ordinarietà di questo comportamento.
Aumento dei disagi
I tassi di disturbo mentale sono aumentati in modo significativo. Dalla ricerca è emerso che se nel 2017 un caso di probabile disturbo mentale è stato identificato in un soggetto su 9 (tra i 5 e i 16 anni), quest’anno è stato rilevato in uno su sei, passando così dal 10,8 percento al 16 percento. Le ragazzine nella fascia di età tra 11 e 16 anni, risultano le più colpite. Depressione, ansia generalizzata e sociale, fino ai comportamenti alimentari disordinati sono i disturbi maggiormente riscontrati dagli studiosi.
