E’ ancora giallo sulla morte di Viviana Parisi e la scomparsa di suo figlio Gioele. Un testimone, presente dopo l’impatto, ha dichiarato che il piccolo era vivo dopo l’incidente stradale: “Gioele era vivo, in braccio alla madre, in posizione verticale e senza alcuna ferita”. Questa la ricostruzione resa nota dal procuratore di Patti, Angelo Cavallo, che sta indagando sulla vicenda.
La rivelazione del teste al pm
Gioele, ha aggiunto il procuratore Cavallo, “aveva gli occhi aperti” e il teste “è attendibile”.A parlare con la procura sono stati testimoni che erano in vacanza in Sicilia e poi sono rientrati al Nord. I testimoni hanno tardato a parlare perchè “avevano dei dubbi se fossero proprio loro, ma quando è stata diffusa la loro descrizione hanno capito che era quello l’incidente e si sono presentati”.
“Alla luce delle testimonianza e delle riprese video in nostro possesso riteniamo che Viviana Parisi non fosse seguita. Poi per carità.. Ogni giorno aggiungiamo una tessera in più in questa storia. Al momento è ragionevolmente da escludere…”. Questo è quanto ha affermato il procuratore Cavallo e ha reso noto anche che “sul traliccio la polizia scientifica di Catania non ha risposte definitive su tracce di impronte digitali e dna, non ci sono risultati evidenti”.
Ancora nessuna traccia di Gioele
Ancora il procuratore Cavallo: “La nostra priorità è trovare Gioele. L’aria è sterminata, boschiva e impervia. Fino ad ora non ci hanno aiutato droni e elicotteri. La nostra speranza è nei cani iper specializzati in ricerca di resti umani, sono qui quattro dei cinque presenti in tutta Italia”.
