Grazia Resicato, 80 anni, è deceduta all'ospedale Cardarelli. L'arresto cardiaco dopo la notizia di sfratto. Soffriva di alcune patologie
Non ce l’ha fatta. Grazia Resicato è deceduta presso l’ospedale Cardarelli di Napoli dove era ricoverata in gravi condizioni nel reparto di terapia intensiva. La donna, 80 anni, era stata colpita da un infarto dopo aver ricevuto la notizia dello sfratto.
È morta l’anziana sfrattata a Posillipo
Anziana e affetta da diverse patologie, Grazia ha ricevuto una lettera da NapoliServizi che le intimava di lasciare l’appartamento di Posillipo dove viveva da 10 anni entro il prossimo 7 luglio. Alla notizia il cuore della donna non ha retto.
Grazia è deceduta in ospedale, come riportato da Il Mattino, assistita dai figli e i parenti più stretti. La vicenda ha indignato l’opinione pubblica cittadina e di sicuro avrà delle conseguenze giudiziarie così come annunciato dalla famiglia.
I fatti
È quasi completamente cieca ed affetta da gravi patologie, per questo il comune le aveva dato la possibilità di vivere in affitto in quell’appartamento di Posillipo che ha occupato per 10 anni. Ma nell’ultima settimana la burocrazia è stata più forte dell’umanità.
Così, come riportato da Il Mattino, quando l’anziana – 80 anni – ha ricevuto la lettera di sfratto da Napoliservizi, un malore l’ha colpita all’improvviso. La comunicazione dell’amministrazione cittadina ha quasi ucciso la donna.
La replica del Comune di Napoli
Nessuno sfratto esecutivo è stato notificato all’anziana 80enne inquilina di un appartamento di edilizia residenziale pubblica in via Posillipo, a NAPOLI, morta di infarto all’ospedale Cardarelli. Lo dichiara Monica Buonanno, assessore del Comune di NAPOLI titolare della delega del Diritto all’abitare e politiche per la casa, rispondendo così a quanto dichiarato dal legale della donna, l’avvocato Angelo Pisani, secondo cui l’anziana è stata “uccisa” da “un infarto per la paura” e da “un ictus per lo stress” a seguito di “ripetute minacce di sfratto per finita locazione” e da diversi esponenti del centrodestra, che ora chiedono conto dell’accaduto al sindaco Luigi de Magistris. “Siamo addolorati per la morte della anziana signora che occupava un alloggio del patrimonio disponibile del Comune di NAPOLI in via Posillipo – spiega Buonanno – faremo approfondimenti immediati con i servizi competenti per chiarire ogni fase di quanto accaduto. Si tratta però, è bene precisare, di alloggi del patrimonio disponibile, assegnati per esigenze di emergenza abitativa con bando pubblico e alle stesse condizioni economiche di edilizia residenziale pubblica. Il contratto della signora, dopo 10 anni, era scaduto a settembre scorso e per norma non rinnovabile e neppure incideva una eventuale morosità”.
Buonanno sottolinea che “ciò non significa che il Comune sfratta in modo violento le famiglie disagiate, non è mai accaduto né mai accadrà. La nota ricevuta dalla signora era una prima diffida al rilascio spontaneo, atto amministrativo dovuto, e non uno sfratto esecutivo. Le soluzioni giuste vanno comunque ricercate, per tutelare il diritto all’abitare da un lato e la garanzia di procedure amministrative corrette dall’altro. Per quanto riguarda le deleghe a me assegnate – conclude Buonanno – mi muoverò seguendo un indirizzo politico preciso, quello di tutelare i più deboli e senza voce, affinché il diritto all’abitare, sia un diritto fondamentale e come tale vada trattato”. Le opposizioni sono intervenute sull’argomento, a partire dalla coordinatrice cittadina della Lega di NAPOLI, Simona Sapignoli, secondo cui “la vicenda della signora disabile morta per infarto dopo aver ricevuto la lettera di sfratto rappresenta qualcosa di disgustoso di cui il sindaco de Magistris dovrà assumersi le proprie responsabilità”. Sapignoli sottolinea che “in una città nella quale i centri sociali amici suoi occupano stabili pubblici senza mai essere sfiorati da alcun atto amministrativo, ci si permette di sfrattare una anziana con disabilità da un appartamento comunale. Come Lega – conclude – chiederemo conto al sindaco attraverso una interrogazione in Consiglio. Ho chiesto ai nostri parlamentari napoletani di fare lo stesso attraverso un question time alla Camera”. Anche per Marco Nonno, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, la vicenda “rappresenta qualcosa di vergognoso di cui chiederò conto in Consiglio, attraverso una apposita interrogazione, al sindaco e all’assessore al Welfare”. Anche Nonno ricorda che “a NAPOLI i centri sociali occupano a spese nostre decine di stabili pubblici, mentre anziani e persone deboli vengono sfrattati senza mezze misure, a rischio della salute e della vita. Una città ormai totalmente allo sbando – conclude Nonno – vittima del combinato disposto micidiale de Magistris-De Luca”.

