Hanno eluso il divieto di lasciare Codogno, comune lombardo in cui si è sviluppato il focoloaio del coronavirus e sono tornati nel loro paese d’origine, Lauro, in provincia di Avellino. Si tratta di due giovani fratelli, entrambi professori fuori sede, che nella serata di venerdì hanno deciso di rientrare a casa.

Sarebbero arrivati con i mezzi pubblici, prima un treno e poi alla stazione di Napoli sono andati a prenderli. Il comune di Lauro è immediatamente intervenuto per fronteggiare l’emergenza, mettendo in quarantena i due giovani, la loro famiglia e gli abitanti del loro palazzo.

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Per ora non presentano sintomi, come ha spiegato il sindaco di Lauro, Antonio Bossone a VocediNapoli.it:
I due ragazzi pare stiano bene, con molta probabilità nella mattina di lunedì saranno sottoposti ai test per verificare se abbiano contratto il coronavirus.

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Il primo cittadino dell’Avellinese ha aggiunto:
Sono rientrati venerdì e io l’ho saputo subito, ho immediatamente avvertito tutte le istituzioni per attivare il protocollo di sicurezza e abbiamo messo in quarantena l’intero palazzo dove i due fratelli vivono con la famiglia.

Lunedì ci sarà una riunione in Prefettura, come ha detto Bossone, con tutti i sindaci dei comuni in cui sono rientrate persone dalla cittadina di Codogno, per mettere in piedi una task force efficiente per contrastare l’emergenza.

C’è preoccupazione nel piccolo comune di Lauro:
Ho disposto la chiusura di tutte le scuole, è stato annullato il carnevale, in città si percepisce la preoccupazione, le strade si sono svuotate. Voglio dire ai cittadini di stare tranquilli e avere fiducia nelle istituzioni.