Stefano Bonaccini riconquista l’Emilia-Romagna. Quando sono state scrutinate 4.431 sezioni su 4.520, il presidente uscente è al 51,40 contro il 43,68% della candidata del centrodestra, Lucia Borgonzoni.
Il presidente dem dell’Emilia-Romagna, in viale Aldo Moro, a Bologna, è arrivato in piena notte, con i seggi ancora impegnati nello scrutinio delle schede, sottolineando la sua “soddisfazione per un risultato straordinario: partivamo con 7-8 punti sotto alle Europee, vuol dire che abbiamo fatto una cavalcata in pochi mesi che ha fatto recuperare tantissimo”.
E nel riprendere possesso della sede della Regione, che negli ultimi 5 anni l’ha visto governatore, non risparmia una stoccata al Carroccio: “Spero sia di insegnamento alla Lega, che ha cercato di trasformarla in una battaglia Salvini contro Bonaccini che aveva anche poco senso. Sarebbe stata Bonaccini contro Borgonzoni, ma hanno voluto trasformarla in Salvini contro Bonaccini e ha vinto Bonaccini”. Anzi, precisa, “spero sia di insegnamento alla Lega, c’è qualche segretario della Lega in Emilia-Romagna che spero mi chieda anche scusa delle cose che ha detto in questi mesi”.
Partita invece ampiamente chiusa a favore di Jole Santelli in Calabria: la candidata di Forza Italia per il centrodestra secondo l’ultima proiezione trionfa con il 50,9% e diventa la prima governatrice donna della regione. Pippo Callipo per il centrosinistra si ferma al 31,3%, Carlo Tansi (lista civica) registra il 10,6% e precede Francesco Aiello (M5S) al 7,2%. “Jole emblema del riscatto”, assicura Silvio Berlusconi, mentre la prossima presidente promette “una regione diversa”.

