Scatta la caccia al biscotto più desiderato d'Italia
È ormai da settimane che è scattata la “caccia al biscotto” più desiderato d’Italia. I Nutella Biscuits, gli ultimi nati in casa Ferrero, lanciati ufficialmente sul mercato lo scorso 4 novembre, sembrano essere già diventati il fiore all’occhiello del marchio italiano. Giovanni Ferrero, amministratore delegato del gruppo, ha dichiarato, all’alba dell’inaugurazione, che i biscotti alla crema più amata al mondo sono «un fenomeno di aggregazione sociale e di costume italiano, in cui si celebra il rapporto di amore con questa grande marca».
Ma cosa rende i Nutella Biscuits ancora più desiderabili? probabilmente il fatto che siano introvabili. C’è chi denuncia una vera e propria strategia di marketing, chi avanza l’ipotesi che il prodotto si trovi ad interagire con una domanda di mercato troppo elevata rispetto alla produzione, ma ovunque si trovi la verità, noi consumatori una cosa la sappiamo di certo: i biscotti alla Nutella sono introvabili o quanto meno molto difficili da reperire.
Giorgio Santambrogio, presidente di Distribuzione Moderna Adm, ha dichiarato che «È un prodotto che ha superato le previsioni. La capacità produttiva non riesce a stare al passo con la produzione». Del resto, che l’azienda di Alba abbia tempistiche particolari di mercato (tanto che dall’idea alla realizzazione effettiva di un prodotto possano intercorrere anche diversi anni), ce lo dimostra proprio il caso dei Nutella Biscuits, che hanno richiesto ben dieci anni di test prima del loro lancio sul mercato. Tuttavia, attenendoci ai fatturati, ne è valsa davvero la pena per la Ferrero aspettare così tanto: in appena tre settimane sono stati venduti ben 57 milioni di biscotti, la media di uno per italiano. Il biscotto alla Nutella (che viene venduto in media a 3 euro alla confezione), è dunque già arrivato a 8 milioni di euro di fatturato. Se manterrà questi ritmi, la vendita dovrebbe ampiamente superare gli 80 milioni che erano l’obiettivo di fatturato annuo, arrivando a lambire i 130 milioni di euro. Si ipotizza che per il secondo anno di produzione i numeri potrebbero raddoppiare.
Intanto sui social dilaga la mania dei Nutella Biscuits, tra chi pare esserne già divenuto dipendente e chi non li trova poi così eccezionali, tra chi è riuscito a reperirli senza troppi problemi e chi invece lancia una vera e propria caccia al tesoro. Nel Nordovest dello stivale, nelle aree di Piemonte, Liguria, Lombardia e Valle d’Aosta il prodotto ha raggiunto l’apice delle vendite. Le ragioni più plausibili sono riconducibili al fatto che quella sia l’area più ricca del Paese ed anche quella più storicamente e geograficamente legata alle radici della Ferrero. Centro e Sud ricoprono poco più del 20 per cento delle vendite. In tre settimane il biscotto alla Nutella ha conquistato il 16 per cento della sua categoria di mercato. Quindi, alle aziende concorrenti nella produzione di biscotti non resta che “tremare”, poichè il fenomeno Nutella Biscuits pare non essere un astro pronto ad eclissarsi in breve tempo, tutt’altro.

