Per gli abitanti del quartiere di Capodimonte non è certo una novità dover interrompere una frase, un discorso o una chiacchiera a causa del fortissimo rombo di un aereo: sono tantissimi, infatti, i voli in rotta sui cieli del quartiere collinare di Napoli, e questo sta cominciando a creare danni impensabili.

Oltre al semplice fastidio “acustico”, questo continuo flusso di veicoli in manovre di atterraggio e decollo – quindi molto vicine al suolo e perciò rumorosissimi – rischia di andare a danneggiare uno dei tesori più preziosi della nostra città: la Reggia di Capodimonte e le sue splendide opere d’arte custodite all’interno.
L’appello del direttore al Ministero dei Trasporti:
È il neodirettore del Museo, Sylvain Bellenger a lanciare l’allarme: “Quando facciamo una riunione, dobbiamo interrompere almeno cinque o sei volte, per aspettare che terminino le vibrazioni. Ne ho parlato con il ministro della Cultura Franceschini, mi ha chiesto di inviargli una relazione. Poi ne parlerà con il ministro dei Trasporti Delrio. Le opere del Trecento custodite nel Museo rischiano di risentire, nel lungo periodo, delle vibrazioni degli aerei“.
Anche la rassegna “Luglio Musicale” al Bosco ha risentito di questo problema: nel bel mezzo delle performance musicale e canore degli artisti invitati nella bellissima cornice del Parco di Capodimonte, il suono rombante del rumore degli aerei ha spesso coperto i suoni, finendo così per spezzare l’atmosfera del concerto.

“È insopportabile dover sentire continuamente il rumore degli aerei. Il Museo di Capodimonte non lo merita” ha detto Jack Lang, esperto di politiche culturali francesi invitato dallo stesso Bellenger ad ammirare le meraviglie del nostro parco cittadino. Gli abitanti del quartiere hanno immediatamente appoggiato la denuncia del direttore del Museo e hanno lanciato una petizione su Facebook per far arrivare la questione al Ministero dei Trasporti, sperando in una soluzione definitiva.
Foto: Antonio Lombardi
