Voce di Napoli | Navigazione

Milano, autista sequestra e dà fuoco a bus con studenti: “Da qui non esce vivo nessuno”

La follia per protestare contro le stragi nel Mediterraneo: "Basta morti in mare". Prima sperona l'auto dei carabinieri, poi la fuga dei ragazzi

L’autista di un bus è stato fermato dai carabinieri dopo che aveva versato benzina all’interno del mezzo di linea, appiccando il fuoco. Sull’autobus, che stava percorrendo la strada provinciale 415 all’altezza di San Donato Milanese (Milano), si trovava una scolaresca.

Alla guida del bus c’era un 47enne, Ousseynou Sy, senegalese di origine ma italiano dal 2004, con dei precedenti penali. In mattinata, secondo una prima ricostruzione, l’uomo ha sequestrato il mezzo con a bordo 51 ragazzini della scuola media Vailati di Crema (nel Cremonese) e ha annunciato di volersi uccidere.

Voglio farla finita, vanno fermate le morti nel Mediterraneo“. È quanto avrebbe detto, secondo una prima ricostruzione dei militari, il 47enne. “La cosa importante è la felice risoluzione di un evento, che poteva portare a un epilogo tragico, grazie al coraggio dei ragazzi che sono stati veramente bravi“: è quanto ha detto Luca De Marchis, comandante provinciale dei Carabinieri di Milano. ”L’uomo non era armato e non ha legato i ragazzini“, ha dichiarato De Marchis. Ousseynou Sy è ora indagato per strage e sequestro di persona.

Ventiquattro dei ragazzini presi in ostaggio sono arrivati nella palestra dell’Istituto Comprensivo Margherita Hack di San Donato, dove sono supportati da uno psicologo e ristorati. Alcuni di loro, nonostante la paura, stanno giocando a calcetto all’interno della palestra. Come spiegato dal maggiore Giancarlo Carraro, comandante della Compagnia di Crema, verranno assistiti da uno psicologico visto lo shock. I genitori, che sono già stati avvisati, arriveranno qui per riprendere i ragazzi.

È di dodici ragazzini e due adulti portati in ospedale il bilancio degli intossicati nel corso del sequestro e successivo incendio di un autobus a San Donato Milanese. I ragazzi sono tutti in codice verde, uno degli adulti è stato trasportato in codice giallo alla clinica De Marchi.

È stato uno dei ragazzini a dare l’allarme e a far scattare l’intervento dei carabinieri che ha consentito di bloccare Ousseynou Sy ed evitare una strage. Secondo quanto è stato finora ricostruito, il 47enne italiano di origini senegalesi era alla guida del bus che doveva riportare i ragazzini a scuola, dopo un’attività sportiva all’aperto. Ad un certo punto Sy avrebbe cambiato percorso e, rivolgendosi agli studenti con in mano un coltello, avrebbe detto: “Andiamo a Linate, qui non scende più nessuno“.

A quel punto uno degli studenti a bordo ha chiamato con il cellulare i genitori che, a loro volta, hanno avvisato i carabinieri. Immediatamente sono scattati una serie di posti di blocco mentre le pattuglie hanno raggiunto il mezzo. L’autista a quel punto ha forzato uno sbarramento dei carabinieri, speronando le auto, ma ha perso il controllo: il bus ha rallentato e poi è finito contro il guardrail. A quel punto il 47enne ha cosparso il mezzo di benzina e ha dato fuoco con un’accendino, ma i militari sono riusciti a mettere in salvo studenti e professori entrando dalla porta posteriore e rompendo i finestrini.

Milano, autista sequestra e da fuoco a bus con studenti: "Da qui non esce vivo nessuno"

fonte, ANSA