E’ una vicenda che ha dell’assurdo quella avvenuta in provincia di Salerno. Una donna, tradita dal marito, si è diretta dal capo di quest’ultimo per estorcere danaro. La moglie tradita non si è fermata alle richieste, ma si è spina alle minacce fisich perpetrate da un uomo che portava con sé al fine di ottenere quanto chiesto, ovvero soldi per pagare il detective.
Tutto è iniziato quando la donna aveva chiesto al datore di lavoro del marito di essere messa a conoscenza di eventuali sue richieste di giornate di ferie sospettando che potesse avere un’amante. L’uomo, un amministratore di condominio appunto, l’aveva in un primo momento assecondata però poi aveva concesso al marito, custode presso uno dei palazzi da lui amministrato , una giornata di libertà senza fare alcuna comunicazione alla sua famiglia.
A quel punto la moglie adirata si è presentata con la figlia e un altro uomo presso lo studio dell’amministratore e ha chiesto 1500 euro. Iniziano così telefonate e minacce, alla fine ha iniziato a cedere alle richieste della donna e di sua figla. Le due aguzzine sono state condannate a due anni e quattro mesi ciascuna per estorsione. La sentenza è stata emessa ieri dal gup Alfonso Scermino, a seguito di rito alternativo.

