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Gustus Napoli 2018: apre la fiera il sindaco De Magristris: “A Napoli si mangiano le emozioni”

Ha aperto i battenti a Napoli  la quinta edizione di Gustus, la kermesse enogastronomica dedicata all’agroalimentare, all’enogastronomia e alla Tecnologia. Dopo il successo della quarta edizione con una crescita del 60% per il numero espositori e del 20% per i visitatori professionali GUSTUS si consolida come manifestazione di riferimento per il settore unica nel Centro Sud Italia. Anche quest’anno si registra infatti una buona affluenza.

La manifestazione, organizzata dalla Progecta di Angioletto De Negri è giunta alla quinta edizione ed è ormai un consolidato punto di riferimento, unico appuntamento del centro sud dedicato all’incontro fra domanda e offerta nel settore dell’agroalimentare italiano, con un occhio molto interessato ovviamente alle eccellenze produttive del territorio di riferimento alle quali GUSTUS propone anche quest’anno elementi di novità per aiutarne espansione ed internazionalizzazione.

Nella giornata di apertura il sindaco Luigi De Magistris ha portato i saluti ai fornitori che hanno partecipato alla fiera, agli organizzatori e alla Federazione Cuochi Italiani. Nel discorso augurale il primo cittafino ha ribatido alcuni concetti sulla differenza tra le fiere che avvengono nel resto d’Italia, le quali usufruiscono di spazi ben maggiori, e quelle che avvengono a Napoli (soprattutto in riferimento al settore agroalimentare):

“E’ vero che in altri posti ci sono molti più spazi, ma a Napoli oltre a mangiare bene si mangiano anche molte emozioni che non so in quante altri parti di Italia si riescono a mangiare. In questi anni friggendo il pesce con l’acqua abbiamo raggiunto alte vette culturali, turistiche e imprenditoriali. Devo ringranziare tantissimo gli imprenditori napoletani che stanno valorizzando alla grande i nostri territori perchè noi dobbiamo cancellare l’immagine vergognosa che ci portiamo dietro di Terra dei Fuochi perchè noi siamo terra di fuoco, passione e qualità di agroalimentare ed enogastronomia. La qualità della nostra gastronomia la conosciamo e la apprezziamo tutti quindi grazie di cuore a chi rende belle queste manifestazioni perchè quando raggiungi le vette senza nessun aiuto, anzi se ti mettono anche i bastoni tra le ruote, vuol dire che tutto è possibile”.

Tra le varie manifestazioni della giornata nel primo pomeriggio si è esibito in un affascinante show cooking lo chef stellato Paolo Barrale, siciliano con esperienza di 15 anni in Irpinia presso il ristorante “Marennà” di Feudi San Gregorio, ha mostrato l’esecuzione di uno dei suoi risotti più buoni. Per VocediNapoli.it lo chef ha dichiarato:

“L’agroalimentare in questo momento è una condizione chiave dell’economia del Sud solo che bisogna prenderlo nelle maniere giuste perché se non si sta attenti si può fare solo del male. Tutti parlano di qualità, di identità territoriale e prodotti di nicchia, ma fondamentalmente c’è molta confusione. Quasi tutto della mia cucina rappresenta il territorio anche napoletano, a prescindere di alcune differenze territoriali. La parmigiana migliore? Quella campana”.