Ha 32 anni ed è incensurato l’autore della stesa di via Chiatamone che la sera di domenica 8 aprile scatenò il panico sul lungomare napoletano, frequentato da turisti e residenti, sparando ben sei colpi di pistola dopo aver subito il furto dello scooter mentre era seduto in un ristorante con la fidanzata.
L’uomo, che tornò dopo un’ora armato di pistola per “protestare” contro i parcheggiatori abusivi della zona, è finito ai domiciliari al termine delle indagini coordinate dalla VII Sezione della Procura della Repubblica di Napoli, coordinata dal Procuratore Aggiunto Rosa Volpe e dal Sostituto Procuratore Ludovica Giugni.
A eseguire l’ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Napoli i carabinieri della Compagnia Napoli Centro. L’indagato è gravemente indiziato di detenzione e porto illegale di armi.
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Secondo il provvedimento cautelare, l’indagato, un uomo residente a Ponticelli che non ha precedenti penali, nel tardo pomeriggio dell’8 aprile si era recato, insieme alla propria compagna, in uno dei ristoranti del lungomare di Napoli, affidando il proprio scooter a due parcheggiatori abusivi che gestivano la sosta nella strada parallela a via Partenope.
Al termine del pranzo, tuttavia, si accorgeva di essere stato vittima del furto del ciclomotore e, per questa ragione, iniziava un vivace litigio con gli abusivi, colpevoli, a suo dire, di non collaborare alla restituzione del motorino.
L’uomo e la fidanzata si erano così allontanati da via Chiatamone a bordo dell’autovettura di un conoscente contattato nella circostanza, per poi farvi ritorno dopo circa un’ora, alle 20.30 circa. Infatti, sceso dall’autovettura in parola, una Fiat Panda (e non un Suv come emerso inizialmente), l’indagato impugnava una pistola recuperata per l’occasione e iniziava una folle sparatoria per intimidire i parcheggiatori e fare scontare loro il furto patito, incurante dei numerosi passanti che, a quell’ora, erano intenti a passeggiare lungo la centralissima via.
IL VIDEO DELLA STESA IN VIA CHIATAMONE:
L’esplosione dei numerosi colpi (il sopralluogo effettuato dai militari del Comando Provinciale di Napoli ha permesso di repertare 6 bossoli a fondo percosso “S&B 03-16” calibro 9×21), alcuni dei quali sparati anche ad altezza d’uomo come documentato dai danni riportati da alcune autovetture parcheggiate in quel tratto di strada, generava il panico tra la gente, che si riversava sul lungomare, spintonandosi e ribaltando i tavoli all’esterno dei ristoranti. Solo dopo aver esaurito l’azione di fuoco, il giovane saliva a bordo dell’autovettura con cui era arrivato e si dava alla fuga.
La scena veniva registrata dalle telecamere degli impianti di videosorveglianza di alcuni esercizi commerciali, che, analiticamente studiate dagli investigatori, hanno permesso di risalire al modello dell’autovettura e successivamente, grazie agli archivi delle forze dell’ordine, all’autore del raid armato.
