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Bomba d’acqua su Napoli, ecco perché si è allagato l’Ospedale del Mare

Il nuovissimo e tecnologico nosocomio di Ponticelli non ha retto alle forti piogge di sabato scorso. Aperta un'inchiesta interna

In molti si sono chiesti come sia stato possibile che una struttura inaugurata da poco tempo e all’avanguardia come quella dell’Ospedale del Mare abbia ceduto alle piogge di sabato.

Certo, le precipitazioni sono state molto forti, ma le infiltrazioni che hanno causato alcuni danni al nosocomio di Ponticeli hanno sorpreso e deluso l’opinione pubblica. Per questo l’amministrazione dell’ospedale ha deciso di aprire un’inchiesta interna.

Ecco cosa ha dichiarato in merito, in occasione di un’intervista a Il Mattino, il Commissario straordinario dell’Ospedale del Mare, Ciro Verdoliva: “Il problema è sorto per l’accumulo di detriti e foglie che con il vento sono arrivati sui terrazzi e, a causa dell’eccezionale afflusso di acqua, hanno ostruito le caditoie otturando i punti di defluvio dell’acqua piovana. Ciò ha provocato l’allagamento dei terrazzi e poi le infiltrazioni. Caditoie, griglie, pozzetti pluviali in generale hanno il ruolo di raccogliere le acque piovane e convogliarle nelle fogne; l’impossibilità a raccogliere l’acqua piovana – in occasione di eventi meteorologici avversi – è causa di allagamenti perché l’acqua, per gravità, tende a trovare comunque la strada per scorrere ed in tal caso l’ha trovata riversandosi nei locali“.

LA MANUTENZIONE –Gli interventi periodici e programmati per ogni singolo manufatto atti a garantire la funzionalità idraulica sono compito degli addetti alle pulizie per quanto riguarda le superfici da spazzare, mentre la verifica dello stato di pulizia delle caditoie è compito dei servizi di manutenzione. Al Cardarelli abbiamo avuto esperienza di allagamenti e ci siamo attrezzati con pulizie periodiche soprattutto quando c’è vento che raccoglie gli aghi di pino. Posso aggiungere che all’Ospedale del Mare vi è un’eccellente impermeabilizzazione. Del resto non mi risultano infiltrazioni agli ultimi piani ma ai piani terreni o sotto il livello stradale“.